
NBA, sei nomi caldi per il mercato dei Golden State Warriors
I Golden State Warriors devono già pensare alla prossima stagione, nella quale vogliono tornare a ricoprire un ruolo di primo livello. A disposizione per il mercato dei free agent avranno però solo una mid-level exception e contratti al minimo salariale: ecco sei obiettivi plausibili per riempire il roster attorno a Curry, Thompson, Wiggins e Green

JUSTIN HOLIDAY | Per il secondo dei tre fratelli Holiday si tratterebbe di un ritorno, visto che sulla Baia ha già fatto parte della squadra campione nel 2015, giocando per 59 partite (quattro da titolare) facendo avanti e indietro con la G-League. A Indiana si è costruito una solida reputazione come tiratore, tirando col 42.4% da tre su 4.4 tentativi a partita: in ala farebbe comodo

MAURICE HARKLESS | Per mantenere lo stile difensivo degli Warriors c’è sempre bisogno di atleti in grado di marcare più posizioni diverse. Harkless potrebbe prendersi l’avversario perimetrale più pericoloso sera dopo sera per non caricare Thompson di troppe pressioni difensive, mentre in attacco si occuperebbe di sfruttare il suo atletismo

BRYN FORBES | Le sue doti di tiro gli hanno permesso di ritagliarsi un posto pressoché fisso nel quintetto degli Spurs, disputando 143 partite da titolare su 145 negli ultimi due anni. Uscendo dalla panchina alle spalle di Curry e Thompson permetterebbe di mantenere alta la pericolosità perimetrale con il suo 40% da tre in carriera

JAE CROWDER | Duro fisicamente, capace di marcare più posizioni e di segnare una tripla smarcata: un profilo eccellente per una squadra che ha già più di una stella a disposizione, e ha bisogno di “portatori d’acqua” in difesa che possano cambiare su tutti i blocchi. Una coppia difensiva con Draymond Green sarebbe difficile da affrontare per tutti

ARON BAYNES | A Phoenix ha giocato talmente bene da meritarsi un contratto più remunerativo, ma se dovesse pensare solo a giocare per il titolo avrebbe un posto da titolare ad attenderlo sulla Baia. Oltre ai blocchi granitici e la mentalità “Aussie” già apprezzata con Andrew Bogut, porta in dote un solido 35% da tre su 4 tentativi a partita

TREVOR ARIZA | Per diversi anni rivale ai playoff (specialmente a Houston), sulla Baia potrebbe togliersi la soddisfazione di vincere un altro titolo dopo quello del 2009 con i Lakers. Tecnicamente ha ancora un contratto con Portland, che però tagliandolo risparmierebbe 11 milioni di dollari dandogliene solo 1.8. Sul mercato dei free agent, la sua esperienza sarebbe utile a molti