NBA, le otto squadre più inguardabili dell'ultimo decennio (e in una c'è LeBron James...)
Proprio l'infortunio del n°23 dei Lakers, al suo primo anno in gialloviola il giorno di Natale, fa precipitare le ambizioni dei giovani Lakers nella stagione 2018-19, che concludono nel peggiore dei modi un'annata iniziata con tante aspettative. Ma prima (e dopo) di loro altre squadre - almeno secondo il sito The Ringer - hanno fatto peggio. Molto peggio...
MENZIONE D’ONORE #1 | NEW YORK KNICKS 2018-19 | 17 VINTE, 65 PERSE | E dire che partono col piede giusto, 126 punti segnati e vittoria contro Atlanta nel season opener. Poi però l’esordiente David Fizdale perde subito il controllo di un roster per la verità tremendamente povero. In tutto gennaio i Knicks vincono una sola partita (contro i Lakers) e a fine stagione sono lontanissimi dalla zona playoff. Per il sesto anno in fila
MENZIONE D’ONORE #2 | MINNESOTA TIMBERWOLVES 2009-10 | 15 VINTE, 67 PERSE | Anche qui, come per i Knicks: l’illusione di una vittoria iniziale (+2 sui Nets all’esordio) e poi il brusco risveglio. Arrivano 15 sconfitte in fila, solo un successo a Denver il 29 novembre evita un mese di soli ko. Stesso spartito seguito a marzo, quando l’unica vittoria arriva il 31, l’ultimo giorno utile, contro Sacramento. E poi da lì ancora sconfitte fino al termine della stagione, per chiudere alla grande…
MENZIONE D’ONORE #3 | LOS ANGELES LAKERS 2018-19 | C’è l’asterisco, si può eccepire, perché non ci sono doni sotto l’albero nel Natale 2018 gialloviola: si fa male LeBron James nella gara vinta contro gli Warriors, i Lakers salgono a 20-14 ma da lì inizia una spirale senza fine. L.A. perde 31 delle successive 48 partite e la “next generation” targata Lakers (Lonzo Ball, Brandon Ingram, Kyle Kuzma) si rivela ancora non pronta. Dopo 9 finali NBA consecutive, LeBron James resta addirittura fuori dai playoff
5. CLEVELAND CAVALIERS 2010-11 | 19 VINTE, 63 PERSE | Dice nulla “The Decision”? Estate 2010, non a caso. Quando LeBron James tradisce la sua Cleveland e “porta i suoi talenti a South Beach”. Di talento ne resta poco in Ohio, tanto che dalle 61 vittorie dell’annata precedente si precipita a 19, la regressione peggiore nella storia della NBA. A un certo punto della stagione quei Cavs — che hanno in Antawn Jamison il loro top scorer — perdono 36 partite su 37. “Ci manchi LeBron…”
4. NEW JERSEY NETS 2009-10 | 12 VINTE, 70 PERSE | Prima partita della stagione, i Nets sono sopra di 19 punti contro Minnesota ma riescono (incredibilmente) a perdere. Si rivelerà una costante delle prime 18 partite, tutte chiuse senza mai vedere una vittoria. Al 16° ko viene licenziato coach Lawrence Frank, ma le cose non migliorano poi così tanto. Dura la vita nello “stato giardino” senza Vince Carter
3. NEW YORK KNICKS 2014-15 | 17 VINTE, 65 PERSE | A inizio stagione (come spesso accade) le aspettative al Garden sono altine: l’over/under dei Knicks è dato a 40. Finiscono per vincerne 17, e quel -23 è la prestazione più deludente dell’ultimo decennio. Colpa degli infortuni — a Carmelo Anthony (solo 40 gare giocate), ad Amar’e Stoudamire (36), anche al nostro Andrea Bargnani (ancora meno, 29) — ma anche colpa di idee davvero poco chiare: Derek Fisher dalla panchina prova 19 titolari diversi, con il beneplacito dai piani alti di Phil Jackson
2. PHILADELPHIA 76ERS 2015-16 | 10 VINTE, 72 PERSE | “Trust the process”, anche quando sembra folle farlo. Per numero di gara vinte in un campionato di 82 partite (solo 10) a far peggio dei Sixers 2015-16 solo… i Sixers 1972-73 (9-73). Troppo anche per il gm Sam Hinkie, il fautore del “perdere e perderemo” con uno sguardo al futuro (roseo). Che arriverà, infatti, ma lui non sarà a Philadelphia per vederlo
1. CHARLOTTE BOBCATS 2011-12 | 7 VINTE, 59 PERSE | E per fortuna che la stagione venne accorciata per via del lockout. I Bobcats collezionano la peggior percentuale di vittorie (10.6%) della storia della lega, in un campionato concluso con il peggior attacco e la peggior difesa. Charlotte parte male ma finisce peggio, perdendo le ultime 23 gare in calendario