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Mercato NBA, Trae Young ai Lakers? Il padre smentisce: "Non è fatto così"

MERCATO NBA
©Getty

Il passaggio di Trae Young a Klutch Sports ha fatto nascere voci su un suo possibile futuro passaggio ai Los Angeles Lakers. Voci che il padre del giocatore Rayford Young ha spento sul nascere: “Mio figlio non è uno che va nei super team, ha visto cosa è successo a Kevin Durant. Il suo obiettivo è avere una statua ad Atlanta vicino a quella di Dominique Wilkins”

L’improvviso passaggio di Trae Young nella scuderia di Klutch Sports — agenzia guidata da Rich Paul, amico e procuratore di LeBron James — ha fatto discreto rumore in giro per la NBA. Tanto che secondo alcuni questo cambio di agenzia potrebbe essere il primo passo verso un passaggio della stella degli Atlanta Hawks ai Los Angeles Lakers in un futuro non troppo lontano, unendosi a tanti altri giocatori di Klutch Sports già presenti tra le fila dei gialloviola, dagli ovvi James e Anthony Davis fino a Kentavious Caldwell-Pope, Dion Waiters, Talen Horton-Tucker e prossimamente J.R. Smith. A spegnere sul nascere le voci ci ha pensato allora il padre di Trae Young, Rayford, che in un’intervista a The Athletic ha respinto con rabbia ogni insinuazione: “Mi piacerebbe che la gente guardasse alla storia della sua carriera: non è mai stato uno che seguiva gli altri” ha detto. “Quando ha vinto il Nike EYBL Peach Jam avrebbe potuto unirsi a un super team, ma ha rifiutato una scuola del livello di Oak Hill Academy. Dicevano che non sarebbe mai diventato All-American giocando a Norman, in Oklahoma, e invece ha segnato 44 punti a partita da senior ed è diventato All-American. Dicevano che non sarebbe andato al primo giro se fosse andato all’università di Oklahoma: John Calipari nel salotto di casa nostra ci disse ‘Se vuole diventare una scelta in lottery, deve venire a Kentucky’. Lui invece ci è riuscito rimanendo a casa. Non ha mai seguito gli altri”. Questo lo ha quindi portato a prendere la decisione con la propria testa: “La scelta di firmare con Klutch Sports non ha niente a che vedere con i Lakers: ci sono tanti giocatori dell’agenzia che non sono in gialloviola”.

Rayford Young: "Mio figlio vuole una statua ad Atlanta"

Effettivamente gente come John Wall, Ben Simmons, Draymond Green ed Eric Bledsoe difficilmente passerà ai Lakers, anche perché dovrebbero diminuire i propri guadagni per rientrare nei parametri di un salary cap già occupato in gran parte dagli accordi di James e AD. Ma soprattutto papà Rayford ha spiegato che Young vuole soprattutto avere successo ad Atlanta, nonostante i malumori emersi in diverse occasioni nell’ultimo anno per le tante sconfitte. “Mio figlio sa che è uno sport di squadra, ma il suo obiettivo è avere una sua statua al fianco di quella di Dominique Wilkins un giorno. Pur essendo solo 1.83, ogni volta che scende in campo è convinto di essere il migliore di tutti, anche quando va contro LeBron James. La speranza è che questa convinzione non gli si ritorca contro, ma ha le spalle larghe ed è sicuro dei suoi mezzi. Non penso che mio figlio andrà mai in un super team a meno che altri giocatori non si uniscano a lui ad Atlanta. È troppo orgoglioso per fare una scelta del genere. Magari gli si ritorcerà contro, chi lo sa. Ma mio figlio ha visto cosa è successo a Oklahoma City quando Kevin Durant se ne è andato. Trae non è uno di quelli che lo ha chiamato ‘cupcake’ [soft, il soprannome dato a KD a OKC, ndr] ma ha visto la reazione negativa che c’è stata”. A spegnere ogni voce arriverà un’estensione a lungo termine che potrà firmare già nella off-season del 2021, quando avrà completato il suo terzo anno nella NBA. La speranza è che anche il resto degli Hawks lo segua nella sua continua crescita.