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NBA: Richaun Holmes viola le regole, esce dal campus e torna in quarantena

coronavirus
©Getty

Il giocatore dei Kings è uscito dai confini di Disney World per andare a ritirare del cibo d’asporto, venendo meno alle regole previste dal protocollo NBA e preso in giro anche da sua madre via Twitter. In quarantena anche Bruno Caboclo dei Rockets, uscito dalla stanza durante le prime 48 ore di isolamento

Era soltanto questione di tempo e qualcuno ci sarebbe cascato. Richaun Holmes è stato costretto a tornare di nuovo in quarantena dopo essere uscito dalla bolla di Orlando senza permesso per prendere del cibo da asporto. Il giocatore dei Sacramento Kings ha provato a spiegare le sue ragioni, raccontando come abbia semplicemente superato in maniera accidentale i confini che delimitano il campus allestito dalla NBA all’interno del Walt Disney Resort a Orlando. Una violazione delle stringenti regole previste dal protocollo medico approvato alla lega che lo costringeranno a restare per 10 giorni in isolamento nella sua camera d’albergo - oltre a sottoporsi più volte al tampone totale al naso e non a quello meno invasivo all’interno della narice: “Dopo il periodo iniziale di quarantena previsto al nostro arrivo a Orlando, ho per un brevissimo lasso di tempo e in maniera accidentale superato i confini del campus per prendere del cibo da asporto - questo il comunicato ufficiale rilasciato da Holmes - Al momento sono di nuovo in quarantena e mi restano altri 8 giorni da trascorrere in totale isolamento. Chiedo scusa per le mie azioni e attendo con ansia il momento di poter tornare in squadra e aiutare il gruppo a puntare ai playoff”. Sui social non si è persa l’occasione per fare ironia su quanto accaduto, prendendo spunto soprattutto da un tweet di poche ore prima da parte di Kelly Oubre Jr. e dal suo consiglio (poi cancellato dopo quanto successo a Holmes).

Lo screen del tweet postato da Kelly Oubre Jr. e poi cancellato poche ore dopo

“Un avviso a tutti i miei compagni NBA: Postmates (famosa azienda che si occupa di cibo d’asporto negli USA, ndr) consegna anche qui in hotel! Bisogna soltanto recarsi fuori e incontrare di persona colui che porta il cibo all’ingresso dell’albergo. Gli addetti alla sicurezza infatti non possono prenderlo in consegna, né darci un aiuto. Spero possa essere d’aiuto”. Parole che sono state prese alla lettera da Holmes, che terminerà però il suo periodo di quarantena forzata prima della ripresa delle partite il prossimo 30 luglio - evitando così di dover pagare anche una multa. Il regolamento NBA prevede infatti che ogni partita saltata a causa della quarantena obbligatoria costerà circa l’1% dello stipendio: nel caso di Holmes, circa 50.000 dollari a gara. Una punizione che ha fatto sorridere tutti e che ha portato anche la mamma del giocatore dei Kings a scherzare sull’accaduto via Twitter, redarguendolo per la sua scelta: “Puoi superare i confini di Disney World soltanto per andare a prendere il cibo cucinato da me! E io non sono in Florida in questo momento!”. Ci sarà modo, e soprattutto tempo, per pensarci e riderci su.

Anche Caboclo in quarantena forzata: “Avresti dovuto saperlo”

Discorso simile va fatto per Bruno Caboclo, anche lui costretto a restare in isolamento per dieci giorni all’interno della sua stanza dopo aver violato le regole nelle prime ore di permanenza a Disney World. Il giocatore degli Houston Rockets infatti è uscito dalla sua camera subito dopo essere arrivato in hotel, venendo meno all’obbligo di quarantena previsto per le prime 48 ore in attesa dell’esito del doppio tampone. Nonostante la NBA avesse informato tutti nel dettaglio, Caboclo non aveva capito quanto fossero rigide le nuove regole: “Avresti dovuto saperlo, non è un segreto il fatto di dover restare in stanza per i primi due giorni”. Come sottolineato da Hassan Whiteside: “È una situazione nuova per tutti, non bisogna arrabbiarsi troppo. Più errori commettiamo all’inizio, più ci renderemo conto di cosa è possibile fare e cosa no. L’infrazione commessa dal singolo diventa una lezione per tutti”. Restare chiusi in camera, evitare contatti con l’esterno e non avventurarsi fuori dal Disney World Resort ormai dovrebbe essere un concetto chiaro per tutti.