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NBA, sedie mobili durante i timeout per mantenere la distanza tra giocatori

nuove regole

La lega istituirà l’utilizzo di singole sedute durante le pause in cui lo staff tecnico parlerà con i giocatori: postazioni che verranno poi santificate al termine di ogni timeout e che permetteranno agli atleti di mantenere le distanze. E la NBA nel frattempo svela il nuovo parquet su cui campeggia la scritta “Black Lives Matter”

L’attesa finalmente è giunta a termine: da oggi le squadre NBA tornano sul parquet, prima per disputare partite di allenamento e poi dal prossimo 30 luglio per ricominciare a fare sul serio e concludere una complicata stagione interrotta ormai più di quattro mesi fa. Tra le novità introdotte per far rispettare il più possibile il distanziamento sociale c’è anche l’utilizzo durante i timeout di sedie che verranno disposte a debita distanza tra loro, permettendo ai giocatori di restare lontani mentre ascoltano le indicazioni dello staff. Le squadre non dovranno redigere una lista dei “giocatori a disposizione”, così come accade nelle sfide di preseason. Le panchine saranno divise in tre parti: giocatori, allenatori e posti non assegnati. Quelle sedute in più verranno sfruttare per permettere allo staff tecnico di confrontarsi con il singolo giocatore mantenendo le distanze necessarie. Si porrà maggiore attenzione anche all’utilizzo di acqua e asciugamani in panchina: tutti ne avranno una propria che resterà a disposizione e fissa sul proprio posto. Sono sollevati dall’utilizzo della mascherina i giocatori, gli allenatori e lo staff che si accomoda in prima fila sugli spalti. Tutti gli altri addetti sono obbligati a indossarla, facendo bene attenzione a non mostrare alcun tipo di messaggio, né frase su di esse. Queste le indicazioni di massima arrivate in vista di una ripartenza che ha finalmente permesso anche ai giornalisti presenti nella bolla di fare per la prima volta un giro sul parquet che ospiterà le gare: un campo ben diverso dalle arene stracolme a cui i giocatori sono abituati. Il simbolo di una ripresa che è ben consapevole di ciò che sta accadendo fuori dai cancelli di Disney World, come ricordato dalla scritta “Black Lives Matter” che campeggia sul parquet.