
NBA, risultati della notte: i Lakers battono i Clippers, Gobert decisivo per Utah
I Lakers pareggiano i conti sul 2-2 nella serie stagionale contro i Clippers, battuti grazie ai 34 punti di Anthony Davis e la doppia doppia di LeBron James, decisivo con gli ultimi 4 punti e con la difesa sul tiro finale. Ai Clippers non bastano i 58 della coppia Leonard-George. Nell’altra partita Rudy Gobert firma la rimonta dei Jazz sui Pelicans, che hanno Zion Williamson per soli 15 minuti e zero punti da Nicolò Melli

LOS ANGELES LAKERS-L.A. CLIPPERS 103-101 | Una partita intensissima, difficile da giocare per entrambe le squadre, ma decisa solamente all’ultimissimo secondo. Lakers e Clippers hanno dato vita a un derby decisamente sentito, deciso nell’ultimo dalle giocate di LeBron James tanto in attacco (suoi gli ultimi quattro punti dei Lakers) quanto in difesa (costringendo Kawhi Leonard a scaricare il pallone e rendendo la vita difficile a Paul George sull’ultimo tentativo dei Clippers per vincere la sfida)
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Per sua stessa ammissione James ha faticato nei primi tre quarti, chiudendoli con soli 9 punti a referto prima di terminare la gara con 16 punti (6/19 al tiro), 11 rimbalzi e 7 assist. Decisamente meglio ha fatto Anthony Davis, che si è caricato i Lakers sulle spalle per larghi tratti del match: per lui 34 punti (8/19 al tiro, 2/5 da tre, 16/17 ai liberi) e 8 rimbalzi, pescando poi dalla panchina le doppie cifre di Kyle Kuzma (16 punti), Dion Waiters (11) e il contributo decisivo di Alex Caruso
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Ai Clippers, privi di Lou Williams e Montrezl Harrell, non è bastata la super prestazione di Kawhi Leonard (28 punti, a larghi tratti immarcabile per la difesa dei Lakers), pagando le 20 palle perse e i 30 falli commessi in una partita contrassegnata dai tanti errori da una parte e dall’altra (anche i Lakers hanno chiuso con 16 palle perse e 27 falli)

Paul George ci ha provato fino all'ultimo, accendendosi a inizio secondo tempo con tre triple a segno in tre minuti e soprattutto firmando la tripla del pareggio sul 101-101 a 28.4 secondi dalla fine con una conclusione in equilibrio precario. I suoi 30 punti finali (tirando 11/17 dal campo con 6/11 da tre) però non sono serviti per evitare la sconfitta
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Ad avere ragione alla fine è stato ancora lui, LeBron James, autore del canestro decisivo a 12.8 secondi dalla fine andando a prendersi il rimbalzo d'attacco in mezzo a tutti i cinque Clippers in campo, dimostrando ancora una volta di avere più voglia di vincere di tutti - come testimoniato anche dalla splendida difesa su Leonard nel possesso finale e il braccio d'astuzia messo sul fianco di George
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Tutta la NBA si è fermata per guardare il derby di Los Angeles, sia a bordo campo che... sugli spalti virtuali, dove è spuntato il volto del due volte campione NBA Chris Bosh. Sui social, poi, i colleghi dei giocatori in campo si sono scatenati con i loro commenti: neanche loro non stavano più nella pelle per la ripartenza
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NEW ORLEANS PELICANS-UTAH JAZZ 104-106 | Lo scorso 11 marzo la stagione NBA si è fermata per via della positività di Rudy Gobert e di altri membri dei Jazz, perciò è calzante che a riaprire la ripartenza siano proprio i giocatori di Utah. E il centro francese in particolare è stato protagonista della vittoria in rimonta dei suoi, segnando i primi due punti della gara ma soprattutto gli ultimi due, con dei tiri liberi (da assist di Donovan Mitchell) che hanno spezzato la parità a 6.9 secondi dalla fine
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Per i Jazz una rimonta partita da -16 e suggellata nella parte finale dell’ultimo quarto, mandando sei giocatori in doppia cifra guidati dai 23 dalla panchina di Jordan Clarkson, i 20 a testa di Mitchell e Mike Conley, la doppia doppia da 14+12 di Rudy Gobert, i 13 di Joe Ingles e i 12 con 9 rimbalzi di Royce O’Neale, portando a casa la vittoria anche in una serata da 8/34 dalla lunga distanza

Proprio dalla lunga distanza si è spento sul ferro l’ultimo tentativo di Brandon Ingram che avrebbe potuto dare la vittoria ai suoi. L’ex Laker ha chiuso come miglior realizzatore di squadra con 23 punti seguito dai 21 dalla panchina di JJ Redick e dai 20 di Jrue Holiday. Coach Gentry comunque ha preso le difese di Ingram: “Ha segnato un sacco di tiri pesanti per noi quest’anno, ma non saremmo dovuti arrivare ad averne bisogno. Abbiamo sprecato una chance d’oro”

I Pelicans hanno potuto contare su Zion Williamson solamente a mezzo servizio, limitato dallo staff tecnico a soli 15 minuti di minutaggio nei quali ha segnato 13 punti (6/8 dal campo) pur con -16 di plus-minus. Il rookie è uscito a 7:19 dalla fine senza più rientrare in campo, guardando dalla panchina una sconfitta che complica i piani di rimonta dei Pelicans ai danni dei Grizzlies, proprietari dell’ottavo posto e impegnati contro un’altra pretendente come Portland
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Per Nicolò Melli poco più di 14 minuti in campo ma senza lasciare il segno, sbagliando l’unico tiro tentato e distribuendo due assist per i compagni, con una palla persa (sono state ben 40 quelle accumulate dalle due squadre nel match), tre recuperi e tre falli con +8 di plus-minus. In generale i Pelicans hanno fallito 20 delle 31 triple tentate, eppure possono solo rammaricarsi per aver perso una partita ampiamente alla portata