NBA, giocatori, coach e arbitri in ginocchio durante l’inno. FOTO
Nelle prime due partite della ripartenza NBA, tutti i protagonisti in campo — giocatori, allenatori e arbitri — si sono inginocchiati al centro del campo durante l’esecuzione dell’inno statunitense, replicando la protesta di Colin Kaepernick nella NFL. Un gesto reso ancora più potente dalla scritta "Black Lives Matter" scritta sul parquet, dietro alla quale si sono inginocchiati i protagonisti
Tutti insieme schierati lungo la linea laterale, con le braccia strette gli uni agli altri e soprattutto con un ginocchio per terra durante l'esecuzione dell'inno statunitense. I protagonisti in campo della NBA hanno deciso di ricominciare così la stagione 2019-20
Un gesto di protesta pacifica largamente atteso, a cui però non si sono limitati solamente i giocatori ma tutti i protagonisti delle partite, con anche gli allenatori e gli arbitri in ginocchio
Tutti i giocatori hanno poi indossato la maglia con la scritta "Black Lives Matter" su sfondo nero, mentre l'inno - registrato da remoto - veniva eseguito da ragazzi e ragazze del Compton Kidz Club
Il pugno chiuso di LeBron James al termine dell'esecuzione dell'inno
E la dedica al cielo prima di alzarsi e ricominciare la caccia al titolo 2019-20
Anche nella prima partita della nottata tra Pelicans e Jazz i protagonisti in campo si sono inginocchiati durante l'inno: molto probabilmente sarà così per tutte le gare di questa ripartenza NBA
Tutti i coach della lega indosseranno poi una patch sulla polo con la scritta "Coaches for Racial Justice"
Una panoramica del campo con la bandiera americana sullo sfondo
Pelicans e Jazz schierati lungo la linea di fondo dietro la scritta "Black Lives Matter"
La protesta era stata anticipata anche dalla WNBA, già tornata in campo da una settimana sempre in Florida