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NBA, LeBron James e la corsa alla presidenza USA: “In molti mi chiedono di candidarmi”

le parole

Il n°23 dei Lakers è uno degli sportivi più riconoscibili del pianeta, oltre a essere uno dei personaggi più influenti degli Stati Uniti. Un ruolo grazia al quale James ha ormai da anni assunto un peso sociale e politico all’interno della sua comunità in Ohio e più in generale in giro per USA. Per queste ragioni in molti immaginano per lui un futuro da presidente: “Non lo so, c’è un sacco di lavoro da fare”

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LeBron James fa notizia, da anni, sempre, a prescindere dal contesto. Il n°23 dei Lakers è una delle figure più seguite degli Stati Uniti, anche quando si parla di diritti, conquiste sociali, politica, elezioni. James non ha mai nascosto la sua vicinanza al partito democratico, entusiasta della candidatura e della vittoria di Obama nel 2008 e nel 2012 - a cui ha fatto visita ben due volte da campione NBA - prima di boicottare l’invito di Trump a seguito del titolo conquistato con i Cavaliers. Buona parte dei giocatori della lega non hanno mai nascosto la disaffezione nei confronti dell’attuale presidente degli Stati Uniti, mentre lo stesso LeBron nel frattempo non ha perso tempo a rendere nota la sua vicinanza a Joe Biden e Kamala Harris - rispettivamente candidati alla presidenza e alla vice-presidenza degli Stati Uniti da parte del partito democratico alle prossime elezioni di novembre. La questione sul tavolo però è un’altra: James deciderà mai di candidarsi? Ne ha parlato il diretto interessato, sottolineando come in realtà in molti continuino a chiederglielo da parecchio tempo. Amici e anche colleghi sportivi che credono nel potere e nella forza del suo personaggio - ideale secondo molti anche per ricoprire una carica istituzionale: “La mia risposta è non lo so - sorride James - non conosco bene i dettagli, ma mi sembra che sia un ruolo che richiede un sacco di lavoro da fare”, chiosa scherzando.