
NBA, LeBron James sui Lakers: "Abbiamo già vissuto 3-4 stagioni in una"
Dopo la vittoria in gara-2 sui Portland Trail Blazers, LeBron James ha parlato di come questa stagione dei Los Angeles Lakers sia diversa da quelle che ha vissuto in passato: "Dalla trade per Anthony Davis passando per la Cina, Kobe, il COVID e gli infortuni… è come averne vissute tre o quattro tutte in una"

La stagione 2019-20 sarà particolare per tutte le 30 squadre NBA, non fosse altro perché non era mai accaduto che un’annata venisse interrotta per mesi proprio quando stava entrando nel culmine. Per i Los Angeles Lakers però questo vale un po’ di più, perché nessuno quanto loro ha dovuto fare fronte alle attenzioni esterne e agli eventi che sono accaduti. Una particolarità rimarcata anche da LeBron James: “È come aver vissuto tre o quattro stagioni in una sola”. Questi i punti cardine da lui citati
VIDEO | LE PAROLE DI LEBRON JAMES SULLA STAGIONE DEI LAKERS
LO SCAMBIO PER ANTHONY DAVIS | La stagione di questi Lakers è cominciata nel momento in cui i gialloviola e i New Orleans Pelicans hanno portato a termine lo scambio per Anthony Davis, con Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart e tre prime scelte al Draft che sono volati in Louisiana. Una trade attesa da tempo (se ne parlava già dalla deadline di febbraio) ma che ha acceso ancora di più le attenzioni sui gialloviola, catapultandoli al rango di contender per il titolo

LA TUMULTUOSA PRE-SEASON IN CINA | Sembra passata una vita, ma la stagione dei Lakers è effettivamente cominciata con un viaggio al di fuori degli Stati Uniti che si è presto tramutato in un’avventura. Il tweet di Daryl Morey a sostegno delle proteste di Hong Kong mentre i Lakers si trovavano in Cina ha reso particolarmente difficile la loro permanenza, costringendoli a rimanere chiusi in albergo e a fare i conti con una situazione difficile indipendente da loro

LA MORTE DI KOBE BRYANT | Nulla però va neanche vicino a quello che i Lakers hanno dovuto affrontare dopo la morte di Kobe Bryant, appresa dalla squadra mentre si trovava in viaggio da Philadelphia a L.A. dopo la partita in cui James lo aveva superato nella classifica marcatori ogni epoca. Da quel momento in poi l’annata dei Lakers non è più stata la stessa e tutto è stato fatto portando avanti l’eredità di Kobe

LA SOSPENSIONE PER IL COVID-19 | Tra le squadre che hanno pagato di più la sospensione della stagione ci sono certamente i gialloviola, che appena prima dello stop stavano vivendo il miglior momento della loro stagione (con vittorie importanti contro Bucks e Clippers) e sembravano lanciati verso dei playoff da assoluti protagonisti

L’ASSENZA DI AVERY BRADLEY | Alla ripresa degli allenamenti i gialloviola hanno dovuto fare a meno di Avery Bradley, che per motivi familiari e personali ha deciso di non fare parte della ripartenza nella bolla di Orlando, privando la squadra di un titolare e del miglior difensore sulla palla dei Lakers

LA VITA NELLA BOLLA DI ORLANDO | Come tutte le altre squadre anche i Lakers si sono dovuti trasferire nella bolla di Orlando per poter concludere la stagione e dare la caccia al titolo. I gialloviola però hanno faticato particolarmente ad adattarsi, sia in campo (con un attacco incapace di ritrovare la brillantezza pre-pandemia) che fuori (con non meglio precisati “problemi” citati espressamente da LeBron davanti alle telecamere, che però non c’entrano con i Lakers)

L’INFORTUNIO DI RAJON RONDO | Tra i passaggi chiave citati da LeBron c’è anche l’infortunio di Rajon Rondo, che si è fatto male al secondo allenamento all’interno nella bolla rimanendo fuori per tutte le seeding games e per le prime due partite di playoff. Il suo ritorno però dovrebbe essere imminente: almeno una buona notizia in vista dello sprint finale di questa lunghissima e stranissima stagione