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NBA, Plumlee sbaglia la marcatura e si perde Anthony Davis: "Un errore di comunicazione"

PAROLE
©Getty

Sul possesso decisivo di gara-2, Mason Plumlee ha commesso un errore lasciando la marcatura di Anthony Davis per andare su LeBron James, senza che Jerami Grant capisse le sue intenzioni cambiando sulla rimessa. Un "errore di comunicazione" ammesso anche da Nikola Jokic, che non è riuscito a contestare il tiro di AD: "Appena l’ha lasciata andare, ho capito che sarebbe entrata"

I Denver Nuggets sono davvero andati a tanto così dal concludere un’altra rimonta epica. Sotto di 16 lunghezze nel terzo quarto, la squadra di coach Mike Malone è riuscita a riportarsi in partita prima ancora che cominciasse l’ultima frazione, mettendo anche la testa avanti in apertura di quarto quarto. Poi però la difesa dei Lakers, un paio di triple di Rondo e Caldwell-Pope e uno splendido canestro da tre in step-back di Anthony Davis li hanno ricacciati a -8 a 3 minuti dal termine, uno svantaggio che sembrava di nuovo incolmabile. Nikola Jokic però come sempre ha alzato il livello del suo gioco proprio nel momento del bisogno, segnando 11 punti negli ultimi 2:42 di gioco tra cui due canestri per il sorpasso a 31 e a 20.8 secondi dalla fine — prima deviando al volo un errore di Jamal Murray, poi imponendo la sua superiore stazza fisica nei confronti di Davis per il gancio del 103-102. I Nuggets erano anche riusciti a sopravvivere a una tripla completamente aperta di Alex Caruso, con Murray che con un guizzo è andato a stoppare il tentativo di Danny Green dopo il rimbalzo offensivo. Proprio quella prodezza ha però rappresentato l’inizio della fine per Denver.

I cambi decisivi: Rondo per la rimessa, Plumlee per Millsap

Murray infatti ha mandato il pallone direttamente in rimessa sul fondo, lasciando 2.1 secondi ai Lakers per prendersi l’ultimo tiro. Coach Frank Vogel ha intelligentemente inserito Rajon Rondo per la rimessa (che non ha potuto disegnare, non avendo timeout a disposizione), mentre coach Malone ha deciso di cambiare la marcatura su Anthony Davis, togliendo Paul Millsap e inserendo Mason Plumlee. L’idea era quella di evitare un possibile lob verso il canestro per AD, che ha un chiaro vantaggio di centimetri nei confronti di Millsap, ma non era stata considerata la versatilità del lungo dei Lakers, capace di segnare giusto pochi minuti prima una tripla dal mezzo angolo, zona di campo che è andato ad attaccare appena ne ha avuto la possibilità.

LAKE BUENA VISTA, FLORIDA - SEPTEMBER 20: LeBron James #23 of the Los Angeles Lakers celebrates with Anthony Davis #3 of the Los Angeles Lakers after shooting a three point basket to win the game over Denver Nuggets in Game Two of the Western Conference Finals during the 2020 NBA Playoffs at AdventHealth Arena at the ESPN Wide World Of Sports Complex on September 20, 2020 in Lake Buena Vista, Florida. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Kevin C. Cox/Getty Images)

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Gli errori in serie di Mason Plumlee

Plumlee ha commesso una serie di errori madornali uno in fila all’altro. Innanzitutto ha lasciato troppo spazio a AD prima ancora della rimessa, permettendogli di partire indisturbato per andare a ricevere il pallone. Bisogna presupporre che l’idea di coach Malone fosse quella di cambiare su tutti i blocchi, visto che mancavano 2 secondi alla fine, ma Plumlee ha preso l’indicazione fin troppo alla lettera: vedendosi già troppo lontano da Davis che ormai era partito, il lungo da Duke è andato a marcare LeBron James — il quale però non aveva nemmeno lontanamente pensato di bloccare su di lui, aspettando di poter ricevere il pallone al gomito. Plumlee ha provato a urlare a Jerami Grant di cambiare la marcatura, ma il numero 9 dei Nuggets non ha reagito essendo troppo preoccupato di James; Plumlee in ogni caso avrebbe sbagliato anche se ci fosse stato il cambio, visto che LeBron avrebbe avuto l’area completamente aperta per un canestro in avvicinamento senza che potesse arrivare a impedirglielo. Non è neanche la prima volta che Plumlee sbaglia in certe situazioni: anche nei seeding games era rimasto "nella terra di nessuno" permettendo a Kyle Kuzma di segnare la tripla della vittoria.

Jokic: "Ero proprio lì a contestarlo, c’è stata una mancanza di comunicazione"

A contestare Davis è arrivato invece Jokic, che si era occupato di disturbare la rimessa di Rajon Rondo (costretto a passare il pallone battendolo a terra proprio per evitare le braccia del serbo). Nonostante una difesa più che competente per rendere la vita difficile a Davis, però, Jokic non ha potuto fare nient’altro che osservare il pallone entrare nel canestro: “Sapevamo che avrebbe tirato lui o LeBron, c’è solo stata un po’ di mancanza di comunicazione” ha detto l’All-Star dopo una partita da 30 punti e 9 assist. “Onestamente penso di aver contestato bene, ero proprio lì. Ma non appena ha tirato, si vedeva che gli era uscita bene. Ho avuto subito la sensazione che andasse dentro. Ma i grandi giocatori segnano grandi tiri”. 

LAKE BUENA VISTA, FLORIDA - SEPTEMBER 20: Anthony Davis #3 of the Los Angeles Lakers shoots a three point basket to win the game over Denver Nuggets in Game Two of the Western Conference Finals during the 2020 NBA Playoffs at AdventHealth Arena at the ESPN Wide World Of Sports Complex on September 20, 2020 in Lake Buena Vista, Florida. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Kevin C. Cox/Getty Images)

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Le parole di Malone: "Hanno avuto bisogno di un grande tiro"

Dopo la partita coach Malone non ha spiegato nel dettaglio la sua decisione di inserire Plumlee per Millsap: “Perdere fa schifo, questa è la verità. Ad alcuni piace vincere, altri odiano perdere. Noi siamo tra quelli che odiano perdere. Ma che sia di 20 come in gara-1 o sulla sirena come stasera, conta comunque uno. L’unica cosa di cui possiamo parlare oggi è che siamo stati in partita fino all’ultimo. Hanno avuto bisogno di un grande tiro da un grande giocatore per batterci. Ma fintanto che ci mettiamo in condizione di vincere, non possiamo chiedere nient’altro. Quello che so di questo gruppo è che anche se siamo delusi, frustrati e arrabbiati, useremo tutto questo come motivazione per andare a prenderci gara-3”.

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