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Playoff NBA, Anthony Davis e il dubbio in vista di gara-5: live dalle 3 su Sky Sport

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©Getty

L'All-Star n°3 dei gialloviola ha subito un brutto colpo alla caviglia nel quarto periodo dell'ultima sfida contro i Nuggets, che non gli ha impedito di concludere la partita e di incidere come al solito. Il dolore però resta, anche se Vogel sgombera il campo da dubbi: "In gara-5 ci saranno sia lui che LeBron"

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Gli acciacchi, i dolori e gli infortuni più o meno gravi sono la norma quando la stagione sta per concludersi e i giocatori continuano a scendere in campo ogni 48 ore senza sosta per settimane. Non sorprende quindi che coach Frank Vogel, nel rispondere alla domanda che riguarda le condizioni di salute di Anthony Davis, tiri dentro anche LeBron James - alle prese come tutti con problemi fisici che non dovrebbero limitarne la presenza sul parquet in gara-5: “Davis sente ancora dolore alla caviglia, ma è pronto a scendere in campo contro Denver”. L’opzione del riposo quindi è stata subito accantonata: troppo importante vincere la prossima sfida, chiudere i conti e conquistare un pass per le Finals NBA a dieci anni di distanza dall’ultima volta per i Lakers. Fondamentale quanto la presenza del n°3 gialloviola sul parquet, il miglior realizzatore (e non solo quello) del roster dei Lakers nella serie. Dalle mani e dalla condizione fisica di Davis passano buona parte delle fortune della squadra di Los Angeles, che ha bisogno di affiancare a James un talento che permetta di alternare le opzioni in attacco e garantisca protezione in difesa. La fisioterapia sta portando in parte gli effetti sperati, al resto penserà la voglia di essere protagonista di Davis. Los Angeles non può fare a meno di lui, qualunque sia il suo stato di forma.

E Denver? Al netto delle battute di chi ricorda divertito il fatto che i Nuggets abbiano già rimontato per ben due volte dopo essere stati sotto nel punteggio per 3-1, la situazione per la squadra del Colorado è ancora una volta disperata. Vincerne tre in fila, oppure tornare a casa dopo una cavalcata già molto soddisfacente. Coach Malone però sta già facendo di tutto per allontanare la sensazione di sazietà mista a rassegnazione che potrebbe affacciarsi nella mente dei suoi ragazzi prima della palla a due: “La cosa che non sono riuscito a digerire sono i troppi punti su seconda opportunità concessi ai Lakers, che non hanno bisogno dei nostri regali. Il conto finale dice 25-6 alla voce punti in favore dei gialloviola, è un numero enorme ed è stata una tendenza chiara per tutta la notte che non siamo riusciti a invertire. Howard ha catturato sei rimbalzi d’attacco e nessuno si è posto il problema di mettergli le mani addosso, di aggredirlo per tutto il primo quarto. Ha fatto quello che voleva. Così diventa difficile pensare di rimontare contro campioni del genere”. La questione tiri liberi meglio tenerla da parte: “Pesa anche quella, ho rivisto il finale della sfida e sono stati diversi i fischi non concessi a Jamal Murray. Adesso però dobbiamo pensare soltanto a vincere, il resto non conta”.

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