NBA, Steph Curry si dà alla lettura: con 20$ al mese ci si iscrive al suo "book club"
Il due volte MVP NBA - in attesa di tornare in campo - si lancia in una nuova avventura: come altri sportivi prima di lui fonda un proprio book club, per dare consigli di letture ma soprattutto per dare una chance a tutti quegli autori e quegli scrittori che ancora non sono riusciti a farsi conoscere. Il nome del club lo spiega meglio di ogni altra parola: "Underrated", sottovalutato
L'ULTIMO PROGETTO DI STEPH CURRY | Tiri da tre, titoli NBA, trofei di MVP e… un mare di libri. Prima di rivederlo in azione saremo costretti ad attendere ancora qualche mese (a causa della frattura del secondo metacarpo della mano sinistra Curry è sceso in campo solo in 5 occasioni nella passata stagione e la sua ultima gara risale allo scorso 5 marzo), nell’attesa Stephen Curry ha deciso di dare vita ad un nuovo progetto: un club del libro
UNDERRATED: COS’È IL BOOK CLUB DI CURRY | Il club si chiama “Underrated” ed è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma online “Literati”. La scelta del nome indica già l’obiettivo: dare visibilità a tutti quegli autori sottovalutati o sottostimati e ai racconti che non sono stati – a giudizio di Curry – sufficientemente considerati o che non hanno goduto della giusta visibilità. Costo dell’abbonamento: 20 dollari al mese. L’iscrizione dà diritto alla copia di un libro e all’accesso ai gruppi di discussione online moderati direttamente da Steph
IL PERCHE’ DEL NOME | Perché “Underrated”? Il campione dei Golden State Warriors lo ha spiegato al Washington Post. “È una forma mentis che mi porto dietro fin dai tempi del liceo e del college”, spiega Steph. “Nessuno aveva fiducia nelle mie capacità. Il fatto di essere stato sottovalutato fa parte del tuo percorso personale anche se a un certo punto riesci a raggiungere il successo. Questo “club del libro” rappresenta un’opportunità per tutti gli scrittori e gli autori che fino a questo momento non sono riusciti ad emergere. Hanno solo bisogno di un’occasione”
IL PRIMO LIBRO | Il primo titolo scelto da Curry è stato “The Other Wes Moore: One Name, Two Fates”. Scritto da Wes Moore e pubblicato nel 2010, il libro racconta la storia di due uomini che pur avendo lo stesso nome hanno avuto destini completamente diversi. L’autore è un veterano di guerra che ha lavorato alla Casa Bianca e per la Deutsche Bank, l’altro Wes Moore era uno spacciatore di droga
LA SCELTA DI NOVEMBRE | Il libro scelto per il mese di novembre è “A Most Beautiful Thing: The True Story of America’s First All-Black High School Rowing Team” di Arshay Cooper. È la storia del primo equipaggio di canottaggio composto interamente da studenti liceali afroamericani. Dal libro è stato tratto anche un documentario prodotto da Grant Hill e Dwyane Wade
LIBRI E AUTORI PREFERITI | Quali sono i libri preferiti di Steph? Da buon cristiano — aspetto della sua vita che non ha mai mancato di sottolineare anche pubblicamente — nella biblioteca del sei volte All-Star troviamo la Sacra Bibbia, il testo di riferimento per qualsiasi fedele
TUTTO DAN BROWN | L’autore originario di Exeter, New Hampshire, ha stregato tanti e il n°30 degli Warriors è tra i suoi fan più convinti: “Brown – spiega Steph – ha avuto una grande influenza su di me”. Per questo l’opera omnia di Dan Brown (da “Il codice Da Vinci” a “La verità del ghiaccio”, da “Crypto” a “Angeli e demoni”) non può mancare dalla sua personalissima libreria
IN COMUNE CON KOBE | Libreria nella quale uno scaffale è dedicato alle opere del giornalista e sociologo canadese Malcolm Gladwell, che aveva catturato l’attenzione anche di Kobe Bryant e Phil Jackson. Tante le sue opere: “Il punto critico. I grandi effetti dei piccoli cambiamenti”, “In un batter di ciglia. Il potere segreto del pensiero intuitivo”, “Fuoriclasse. Storia naturale del successo”, “Avventure nella mente degli altri. Geni incompresi, teorie paradossali e predizioni azzardate”, “Davide e Golia”
LIBRO SPORTIVO | Non possono mancare – naturalmente – i titoli dedicati alla pallacanestro. Alla domanda “Qual è il tuo libro sul basket preferito?”, la risposta di Curry è senza esitazioni: “Il sesto uomo”, l’autobiografia di Andre Iguodala, scritta in collaborazione con il giornalista del New York Times Magazine Carvell Wallace ed edita anche in Italia da add editore
LEGGI UN ESTRATTO DEL LIBRO DI ANDRE IGUODALA "IL SESTO UOMO"
ANDREW LUCK | Curry non è la prima superstar dello sport a fondare un “club del libro”. Prima di lui lo aveva già fatto Andrew Luck, per 7 stagioni quarterback degli Indianapolis Colts nella NFL. L’impostazione “sportiva” è evidente. Nella homepage trovano spazio i “rookie” (gli esordienti) e i “veteran” (gli autori già noti al grande pubblico). Due termini che – nel gergo dello sport – indicano le matricole, i giocatori al primo anno in una lega professionistica e i veterani
IL BOOK CLUB DI ANDREW LUCK
EKPE UDOH | Anche Ekpe Udoh (ex compagno di Steph ai Golden State Warriors e MVP della Final Four di Eurolega nel 2017 quando vestiva la maglia del Fenerbahce) è un “lettore forte”, ma l’approccio è diverso rispetto a quello scelto da Curry. “Nel suo club – dice il due volte MVP – si parla e si discute di libri scelti dallo stesso Ekpe. Non sono sicuro di voler fare la stessa cosa, mi piace pensare di poter fare le cose in modo diverso, nel mio modo e di far sì che le persone che decidono di avvicinarsi al club possano trarre spunti diversi dai libri che scelgo”
IL BOOK CLUB DI EKPE UDOH
“GOLDEN” DI MARCUS THOMPSON | Dopo 11 anni di carriera nella NBA scanditi da successi e vittorie è inevitabile che anche la bibliografia dedicata al numero 30 dei Golden State Warriors sia ormai corposa. Curry ammette di aver dato un’occhiata a tutti i libri che sono stati scritti su di lui nel corso degli anni, ma di averne letto uno soltanto: “Golden,” di Marcus Thompson. “È piuttosto strano – ammette Curry – leggere un libro che parla di te e delle cose che hai fatto. Thompson ha seguito passo dopo passo la mia carriera e il suo è un lavoro davvero ben fatto”
FIRMATO STEPH? | In futuro gli appassionati e gli addetti ai lavori avranno l’opportunità di leggere l’autobiografia di Stephen Curry? La risposta è “Sì”. Steph promette di parlare “di tutto ciò che accade dentro e fuori dal campo, delle vittorie e delle sconfitte”, ma “non c’è fretta, non è ancora arrivato il momento”