Con un post sul suo account Instagram, LeBron James chiarisce una volta per tutte la decisione - sua e di Anthony Davis - in merito ai numeri di maglia da indossare ai Lakers. Non cambia nulla quest'anno (il 23 ancora sulle spalle del "Re", il 3 su quelle di AD) ma ci sarà una rivoluzione a partire dalla stagione 2021-22. Che porterà tifosi e collezionisti a mettere ancora mano al portafoglio
Cambiano numero, sì, no, quest’anno, il prossimo, forse. In attesa che si ricominci a giocare, a Los Angeles — sponda Lakers — trovano sempre un modo di far parlare di sé. Soprattutto se al centro delle voci ci sono le due superstar della squadra, LeBron James e Anthony Davis. Risolte le questioni di mercato — l’estensione del primo, il rinnovo del secondo — a far discutere è il chiacchierato cambio di numero di maglia: promesso in un primo momento da LeBron James al neo-acquisto Anthony Davis nell’estate 2019 (a New Orleans AD era sceso in campo con il n°23, che ai Lakers è di LeBron), era sembrato rimandato solo di un anno (cioè per il via della stagione 2020-21) prima che — solo poche ore fa — sfumasse, apparentemente per sempre. Indossato sulle spalle il n°3 e vinto il primo titolo NBA della sua carriera, Anthony Davis sembrava convinto a voler confermare il proprio numero di maglia, lasciando così il 23 a “King” James. E invece pare di no: almeno a voler credere a quanto postato dallo stesso LeBron sul suo account Instagram, non da quest’anno ma dal prossimo — quindi dal via della stagione 2021-22 — il cambio di numero effettivamente ci sarà: sulle spalle di James tornerà il n°6 dei suoi trascorsi ai Miami Heat, mentre il 23 passerà di proprietà ad Anthony Davis.
Il messaggio su Instagram di LeBron James
“Il n°23 sarà diverso dal solito quest’anno, e poi c’è questo tizio con la maglia n°6…”, ha scritto LeBron James su Instagram, commentando una foto della coppia di superstar di L.A. già a maglie invertite. Ma poi ha avvertito: “Accadrà la prossima stagione, ma è dura”, a testimoniare un addio al 23 che per lui non sarà certo indolore. Le motivazioni? Consegnare (anche simbolicamente) la franchigia nelle mani di Davis, superstar più giovane; ma anche — o forse soprattutto — generare nuovi incassi record dalle vendite della maglia gialloviola n°6. Che ogni tifoso dei Lakers non vorrà farsi sfuggire.