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NBA, Houston Rockets: James Harden torna ad allenarsi, in campo contro gli Spurs

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©Getty

Il Barba ha ritrovato in palestra in Texas i compagni di squadra e ha parlato anche con il nuovo allenatore Stephen Silas che ha definito il loro confronto una “buona conversazione”, tralasciando però il confronto su un’eventuale trade. L’idea però è quella di schierarlo contro San Antonio: un bel passo in avanti dopo giorni di stallo

La situazione e le incomprensioni tra James Harden e gli Houston Rockets restano molte, ma nelle ultime ore sono arrivati diversi segnali di distensione che fanno ben sperare i texani. Il Barba ha preso parte al primo allenamento di gruppo della sua stagione, confrontandosi anche con il nuovo allenatore Stephen Silas - arrivato dopo l’ottima esperienza da assistente a Dallas. “Lui è coinvolto dal progetto, mi ha fatto le giuste domande e ha avanzato diverse considerazioni di cui dovremo tenere conto. Tutto lecito, tutto corretto, un’ottima discussione”. Per conoscere il punto di vista di Harden invece bisognerà aspettare, visto che l’All-Star di Houston non ha partecipato all’incontro con i giornalisti. Silas ha poi aggiunto che nei suoi piani c’è l’idea di schierare Harden nella sfida di questa notte contro San Antonio: dopo aver saltato le due sfide di Chicago, è giunto il momento del debutto stagionale. Nessuno dunque è tornato a parlare di mercato: “Ci siamo focalizzati esclusivamente sulla pallacanestro, sono un allenatore e lui un giocatore. Parliamo di come fare canestro, non del mercato. Di queste voci io non posso parlare, non è il mio ruolo”.

Resta sul tavolo anche la questione PJ Tucker - pure lui per la prima volta impegnato in allenamento con i suoi compagni di squadra. Un lavoro leggero dopo aver saltato il weekend in Illinois con il doppio impegno dei Rockets, sottolineando di essere stato limitato da un problema al polpaccio. In realtà è da giorni che si discute anche del suo rinnovo di contratto, giunto all’ultima stagione di un accordo da 8 milioni di dollari, senza aver ancora ricevuto una proposta adeguata. “Non è soltanto una semplice questione di soldi”, ha spiegato il diretto interessato. “È un concetto molto più complesso, l’obiettivo è quello di far parte di un organico e di un gruppo nel quale ti senti voluto, ambito, importante. È quello che tutti i giocatori vogliono. Nessuno vuole ritrovarsi nella condizione di pensare di non essere desiderato. Ci sono molti modi per dimostrare le proprie intenzioni, non soltanto quella di discutere di un rinnovo di contratto”. E a chi gli chiede conto di cosa succederà nel caso in cui nei prossimi mesi dovesse rimanere a Houston, ma senza ottenere un nuovo accordo replica: “Farò il mio lavoro”.

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