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Mercato NBA, il papà di Marvin Bagley scrive ai Sacramento Kings: "Scambiate mio figlio"

MERCATO NBA
©Getty

Con un tweet pubblicato e poi cancellato, il padre di Marvin Bagley ha chiesto ai Sacramento Kings di scambiare suo figlio “il prima possibile”. Non è la prima volta che papà Bagley si lamenta pubblicamente della squadra, come fatto anche nei confronti dell’allora allenatore Dave Joerger nell’anno da rookie del figlio. "Ha un grande futuro, lo aspetteremo" il commento di coach Luke Walton

Fino a questo momento, il nome di Marvin Bagley III è noto soprattutto per essere stato scelto una posizione prima di Luka Doncic al Draft del 2018. La scelta dell’allora capo della dirigenza Vlade Divac è stata argomento di discussione per tre anni a Sacramento e non solo, specialmente perché il prodotto di Duke non è mai riuscito a mostrare con continuità quello di cui è capace — in particolare nella scorsa stagione piagata dagli infortuni in cui ha disputato solo 13 partite. Ora Bagley è tornato in pianta stabile partendo sempre in quintetto per la franchigia californiana, ma non sta certamente brillando: 11.8 punti di media con 8 rimbalzi in 25 minuti, tirando col 37.5% dal campo, il 31% da tre punti e il 61% ai liberi, commettendo ben 13 palle perse e 19 falli in sei gare. In più di un’occasione Luke Walton ha dimostrato di non fidarsi di lui lasciandolo in panchina nei finali di gara, come successo anche nell’ultima sfida persa con gli Houston Rockets. E a qualcuno questa decisione non è piaciuta per niente: con un tweet menzionando i Sacramento Kings, il padre di Bagley ha scritto “PER FAVORE scambiate Marvin Bagley III IL PRIMA POSSIBILE. Con affetto — coach Bagley”. Bagley Senior ha poi cancellato il tweet, ma ovviamente non è sfuggito ai tifosi dei Kings sui social che hanno immediatamente condiviso lo screenshot del messaggio.

I problemi di Bagley e le lamentele del padre

Bagley è rimasto in campo per 25 minuti contro i Rockets chiudendo con 12 punti, 9 rimbalzi e 5/13 al tiro, raccogliendo il suo quarto fallo a 8:37 dalla fine da Richaun Holmes e non tornando più sul parquet. Già nella vittoria contro Denver dello scorso 30 dicembre papà Bagley aveva avuto da ridire sui social dopo che suo figlio, autore di 18 punti all’intervallo, era stato tolto dopo un brutto terzo quarto proprio per far spazio a Holmes, protagonista di un ottimo secondo tempo: “Cosa ha fatto Marvin Bagley III per essere trattato in questa maniera? Ma non preoccupatevi, tutto si sistemerà. #TEAMBAGLEY”. E durante la stagione da rookie del figlio si era lamentato del trattamento da parte dell’allora allenatore Dave Joerger, reo di non concedergli abbastanza spazio (eventualità che gli è poi costata il posto di lavoro insieme ad altre incomprensioni con la dirigenza).

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L’attuale allenatore Luke Walton, in compenso, ha predicato calma: “Il mio messaggio è sempre lo stesso: non ascoltare quello che viene detto là fuori” ha detto commentando il tweet. “Ci siamo noi dentro quelle mura e quello spogliatoio, e siamo tutti assieme. Nel bene e nel male, dobbiamo fare tutto quello che possiamo per non farci influenzare da quello che stiamo facendo qui”. E in effetti i Kings si sono resti protagonisti di un sorprendente inizio di stagione, vincendo tre delle prime quattro partite pur venendo sconfitti da Houston in entrambe le gare disputate in Texas. E Bagley con il suo atletismo e la sua versatilità rimane un giocatore utilissimo nel front court dei californiani, almeno secondo Walton: “Sappiamo che ha un grande futuro davanti a sé: continueremo a essere pazienti, a insegnargli e a lavorare con lui, ma finora ha fatto un buon lavoro. Commette degli errori, certo, ma fintanto che un giocatore si impegna ed è disponibile a fare quello che gli chiedi, puoi convivere con certi sbagli. Questa lega va così: la migliore insegnante è sempre l’esperienza, perciò più affronta questi momenti difficili e più migliorerà”. Sarà d’accordo anche papà Bagley?

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