NBA, Nico Mannion: “Ancora ho poco spazio, ma Golden State è la squadra giusta”
le paroleLa 48^ scelta al Draft 2020 sta imparando a muovere i primi passi in NBA, in attesa di un esordio rimandato in questo avvio: “Ne sto approfittando per imparare dai migliori”. San Francisco resta il posto giusto per capire cosa fare nella lega: “Questa è una famiglia, c’è una grande cultura di pallacanestro: nessuno è al di sopra degli altri”
“Quando mi chiedono da dove vengo rispondo da Siena”. Inizia così l’intervista di Nico Mannion rilasciata alla Gazzetta dello Sport, in attesa di un esordio NBA rimandato in questi primi dieci giorni di regular season: “È dura stare fuori, non sono abituato. Penso però di dover prima imparare. Sto studiando e osservando i migliori giocatori al mondo: negli ultimi giorni è tornato Draymond Green e ogni volta che parla lui, o altri veterani, sono lì che ascolto e di capire il più possibile”. Impossibile per questioni di ruolo e di talento poi non essere attratti da Steph Curry: “È surreale: tre anni fa ero al suo camp, ma in generale l’intera esperienza che sto vivendo è incredibile. Divido lo spogliatoio con giocatori a cui mi ispiro fin da bambino. Ammetto che all’inizio con Steph ero in adorazione: è uno dei migliori di sempre, in allenamento fa cose straordinarie”. E nonostante lo spazio sul parquet sia poco, Mannion non ha dubbi sul fatto che Golden State sia l’ambiente giusto per lui: “A fare la differenza è la cultura che c’è qui a San Francisco: sei uno di famiglia, tutti vogliono il tuo bene e non c’è nessuno che si pone al di sopra degli altri”. L’obiettivo adesso è ritagliarsi un ruolo in campo e poi puntare a un posto in Nazionale: “Spero in una convocazione: se decideranno di chiamarmi in futuro, ci sarò”.