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NBA, nessuno conosce Juan Toscano Anderson, "un compagno di Steph": ma Curry non ci sta

NBA
©Getty

Ha disputato in quintetto 7 delle 13 gare da lui fin qui giocate, ma neppure questo (e gli elogi di coach Kerr) sembrano aver garantito a Juan Toscano Anderson un minimo di riconoscibilità. E quando un sito Internet lo chiama "un compagno di Steph" (ignorandone il nome) si scatena una simpatica "controffensiva" social appoggiata proprio da Curry

Steve Kerr recentemente ha definito Juan Toscano Anderson “un fantastico competitore” e “uno dei nostri giocatori più intelligenti”, non un complimento da poco in una squadra che può contare su Draymond Green oltre a Steph Curry e Klay Thompson. L’allenatore di Golden State si è anche esposto nei confronti del front office dichiarando il suo completo appoggio “se la dirigenza dovesse scegliere di rendere garantito il contratto two-way” del giocatore, mai scelto dalla NBA in uscita da Marquette nel 2015 e ora però in rotazione fissa per i Golden State Warriors. Ma né queste parole di Steve Kerr, né un posto in quintetto in 7 delle 13 gare da lui fin qui disputate con gli Warriors (due volte in doppia cifra per punti, due anche per rimbalzi) sembrano però sufficienti a fargli meritare un po’ di considerazione in giro per l’America. Com’è stato evidente da un tweet di "Bleacher Report", pronto a evidenziare la reazione di esultanza di un fiduciosissimo Toscano Anderson (in quel caso autore dell’assist) prima ancora che Steph Curry infili una delle sue 10 triple di serata. Solo che — particolare che non è sfuggito al giocatore degli Warriors — il tweet di Bleacher Report lo definisce “un compagno di Steph”, dimostrando di ignorarne palesemente il nome (e di non prendersi neppure il tempo per cercarlo online). “Ciao, sono il compagno di Steph — ha scritto allora divertito Toscano Anderson — e il mio nome è Juan”.

Un tweet che ha scatenato il lato social anche di Curry, subito intervenuto a sostegno del compagno, invitandolo a farsi valere: “Diglielo Juan T!”, ha scritto il n°30 degli Warriors. E dire che per più di un motivo “Juan T” ha tutto per farsi amare: un nome (Toscano lo ha ereditato dallo zio, Juan Toscano, ucciso quando sua madre era in sua dolce attesa) e un numero di maglia davvero particolari (il 95 è per ricordare il numero civico dell’indirizzo dove il nonno — immigrato dal Messico — aveva abitato per la prima volta a East Oakland, sulla 95th Street). Un ragazzo di casa, quindi, che a Oakland ci è nato e che agli Warriors vuole farsi un nome. Con la speranza che presto tutti inizino a ricordarselo.

RANCHO SANTA MARGARITA, CA - JANUARY 13: Klay Thompson looks at his father Mychal Thompson as he records a video during a ceremony retiring his jersey number at Santa Margarita Catholic High School in Rancho Santa Margarita, on Friday, January 13, 2017. Thompson helped the Eagles to a Division III State championship in 2008, was a first round draft pick of the Golden State Warriors in 2011 and helped them win a title in 2015. (Photo by Kevin Sullivan/Digital First Media/Orange County Register via Getty Images)

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