NBA, Rudy Gobert e l'errore decisivo: "Se riguardo la giocata mi sento un cretino". VIDEO
NBASull'ultimo possesso della gara contro Minnesota, il madornale errore del centro francese (che non cambia come concordato con Mike Conley sul possesso difensivo) lascia D'Angelo Russell tutto solo al ferro per i punti della vittoria Timberwolves. "Colpa mia al 200%", ammette il lungo dei Jazz
Non si possono giustificare tre ko su tre in stagione contro i Minnesota Timberwolves (18 vittorie in tutto, il penultimo posto nella Western Conference). Soprattutto se si è gli Utah Jazz, ovvero la miglior squadra NBA. Per la terza sconfitta stagionale, però, una spiegazione c’è — e la dà, senza troppi giri di parole — Rudy Gobert: “Tutta colpa mia. Su quell’ultima giocata Mike [Conley] era già fuori sul suo uomo, avevamo cambiato difensivamente e avrei dovuto riconoscere al volo il cambio. Lui ha fatto quello che doveva fare, la colpa è mia al 200%. È una di quelle giocate che se la riguardi al replay ti senti un totale cretino”. Il centro francese dei Jazz fa riferimento all’ultima azione offensiva dei Timberwolves, una rimessa in zona d’attacco con meno di 6 secondi sul cronometro della gara. Rubio cerca un suo compagno, Karl-Anthony Towns è il primo a farsi vedere oltre la linea da tre punti, ma sul cambio a prenderlo è Conley. Gobert dovrebbe allora occuparsi di D’Angelo Russell, l’uomo dello stesso Conley, ma invece segue anche lui maldestramente Towns lontano dal canestro permettendo a Russell i punti più facili della sua serata, con il sottomano che decide la gara e condanna Utah.
Una sconfitta a suo modo storica quella dei Jazz: è la prima volta nella storia della lega che una squadra sotto il 30% di vittorie (Minnesota) vince tutte le gare (almeno 3) della serie stagionale contro una squadra con un record superiore al 70% (Utah). La rivincita di Davide contro Golia, almeno per una volta. Anzi, tre.