NBA, risultati della notte: Davis mostruoso e Suns ko, Miami batte Boston, Doncic espulso
I campioni in carica si aggrappano a un Anthony Davis da 42 punti e 12 rimbalzi per battere i Suns e tornare alla vittoria. Doncic viene espulso nel terzo quarto per un colpo proibito ma Dallas vince a Cleveland (9 punti per Nicolò Melli), Miami vince lo scontro diretto contro Boston. Brutto ko in casa di Charlotte nonostante i 43 punti di Terry Rozier, successi in trasferta per Chicago e Minnesota. Facile vittoria di Sacramento su OKC, i Knicks passano in casa dei Clippers nell’NBA Sunday
LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 123-110 | Successo importante dei campioni in carica, che dominano i primi tre quarti toccando anche il +23 e poi resistono al tentativo di rimonta dei Suns, che nel quarto periodo tornano anche a -7 prima di arrendersi. I gialloviola privi anche di Kyle Kuzma per un problema alla schiena vivono una grande serata al tiro con 13/30 dalla lunga distanza (43.3%), ma soprattutto si aggrappano con tutte le loro forze a un clamoroso Anthony Davis
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Mostruosa prestazione di Anthony Davis, in un poster che doveva fare a meno, oltre a LeBron James, anche di Kyle Kuzma. Il n°3 di L.A. firma la sua miglior partita dell’anno e dopo i 36 rifilati a Portland ne mette addirittura 42 contro i Suns, andando con costanza in lunetta (15/17 a cronometro fermo) e aggiungendo 12 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi e 3 stoppate a una gara che ha letteralmente dominato, sui due estremi del campo. Chiude con 13/27 complessivo dal campo e una tripla a segno
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I Suns inseguono fin dall’inizio (30-19 il primo quarto in favore dei Lakers), rischiano di sprofondare nel terzo periodo e poi provano una disperata rimonta nell’ultima frazione, senza però mai arrivare a contatto. Il loro miglior marcatore è un Cameron Payne quasi perfetto dalla panchina (9/10 al tiro con 4/5 da tre per 24 punti), mentre ne aggiunge 21 ma con 5/14 al tiro Devin Booker e 13 con 10 assist Chris Paul, ma non basta a evitare il ko che porta a 2 gare di svantaggio il ritardo sui Jazz
CLEVELAND CAVALIERS-DALLAS MAVERICKS 97-124 | La distanza tra Mavs e Cavs è talmente ampia che nemmeno l’espulsione di Luka Doncic all’inizio del secondo tempo cambia i valori in campo — anzi, se possibile i texani prendono ancora di più il largo pur senza poter contare sul loro All-Star. Merito dei 25 punti di Tim Hardaway Jr. e dei 20 di Josh RIchardson, decisivi in un parziale da 30-13 nel terzo quarto per controllare il match
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Doncic è stato espulso dopo appena 1:55 dall’inizio del terzo quarto per un colpo proibito nelle parti basse di Collin Sexton in una lotta a rimbalzo, venendo punito con un flagrant di tipo 2. Una violazione che però non conta come fallo tecnico, perciò lo sloveno rimane a 15 — a un tecnico di distanza dall’automatica sospensione per una partita. “Sapevo di averlo colpito, ma non ho visto dove fino al replay. Non era volontario, succede in partita lottando a rimbalzo” la giustificazione di Doncic
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I Cavaliers in ogni caso non hanno avuto le forze di approfittarne, finendo giusto con 24 punti di Sexton per la decima sconfitta consecutiva — pareggiando la loro peggior striscia della stagione, mentre Dallas è 7-1 negli ultimi 14 giorni. Nella gara c’è stato spazio anche per Nicolò Melli, autore di 9 punti in 21 minuti con 4 rimbalzi e 3 assist tirando 3/5 dal campo di cui 1/3 da tre, oltre a due tiri liberi a segno
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BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 124-130 | Nel testa a testa per evitare il play-in i Miami Heat portano a casa con merito un successo che, a una settimana dal termine della regular season, sembra condannare Boston come minimo a una partita aggiuntiva - travolta nel primo tempo dai 79 punti realizzati dalla squadra della Florida, scivolata sul -26 e poi incapace di tornare definitivamente in corsa. Alla fine, quando la distanza era solo di due possessi nel finale, l’esperienza di Jimmy Butler ha fatto la differenza per Miami, così come il tiro dall’arco (16/35, 45.7%)
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Butler accarezza l’idea della tripla doppia in un match da 26 punti, 11 assist e 8 rimbalzi, leader di un quintetto tutto in doppia cifra che si gode anche i 20 punti di Bam Adebayo praticamente perfetto al tiro (5/5 dal campo, 10/11 a cronometro fermo) e i 22 con 6/10 dall’arco di Duncan Robinson. Fondamentale anche Trevor Ariza su entrambi i lati del campo: 19 punti, 8/13 al tiro e tanta difesa su Tatum nelle fasi cruciali della sfida
Il tentativo di rimonta dei Celtics passa invece dal terzo quarto ispirato in attacco di un Evan Fournier che chiude come miglior realizzatore per Boston (partendo da titolare): 30 punti e 7/11 da tre punti, a cui si aggiungono i 29 punti di un Jayson Tatum che tira (esattamente come il francese) 11/16 dal campo. Jaylen Brown non è a disposizione, alle prese con una distorsione alla caviglia in un momento delicatissimo per Boston che tra tre giorni avrà l’ultima occasione di riprovarci contro Miami per riaprire il discorso playoff
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L.A. CLIPPERS-NEW YORK KNICKS 100-106 | Successo sofferto e meritato da parte dei Knicks che vincono a Los Angeles contro un avversario complicato come i Clippers, avvicinando così l’aritmetica certezza di partecipare ai playoff senza passare dal play-in: merito dei 25 punti e 8 assist di un sontuoso Derrick Rose e ai canestri nella volata finale di Julius Randle. La squadra di Los Angeles non va oltre i 29 punti con 25 tiri di Kawhi Leonard
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CHARLOTTE HORNETS-NEW ORLEANS PELICANS 110-112 | Brutto scivolone interno degli Hornets, che invischiati nella corsa al play-in perdono in casa contro una squadra priva dei i giocatori più forti e ormai quasi fuori dalla lotta a Ovest come i Pelicans. Eric Bledsoe guida la rimonta da -14 segnando 24 punti con 11 assist, seguito dai 18 di Jaxson Hayes, i 17 di James Johnson e i 16 di Willy Hernangomez, riportandosi a una gara e mezza di distanza dal decimo posto occupato da San Antonio
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L’ultimo ad arrendersi tra i padroni di casa è Terry Rozier, che firma il suo massimo in carriera da 43 punti con 16/26 dal campo e 7 triple a segno, pur sottolineando come a fare la differenza sia stata la difesa degli avversari nella difesa (“Ma devo abituarmi perché al play-in saranno tutti così”). Nel secondo incontro tra i fratelli Ball è ancora LaMelo a giocare meglio (22 punti e 5 assist contro i 12+6 del fratello maggiore Lonzo), ma commette anche due errori pesanti ai liberi nel finale di gara con 5 palle perse
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DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 96-108 | La differenza tra una squadra che non ha più niente da chiedere a questa stagione (Detroit) e una che ha ancora qualche speranza (Chicago) è ben visibile dall’andamento della partita, mai in discussione sin da inizio partita. I Pistons, arrivati alla nona sconfitta nelle ultime 11, me approfittano per dare spazio ai rookie Hayes (21 punti, massimo stagionale), Bey (20) e Stewart (19) e far guadagnare loro altri minuti di esperienza
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Chicago però è una squadra ben più avanti nel suo sviluppo, guidata da due All-Star come Zach LaVine (30 punti) e Nikola Vucevic (29+16) per tenere in vita la possibilità di raggiungere il play-in, distante due gare e mezza in questo momento. “Sappiamo che è una sfida, ma dobbiamo giocare così se vogliamo tenere in piedi questa stagione” ha detto LaVine dopo la terza vittoria consecutiva dei suoi
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ORLANDO MAGIC-MINNESOTA TIMBERWOLVES 96-128 | Tornano alla vittoria dopo tre sconfitte i T’Wolves e lo fanno annientando i Magic con un primo tempo da 74-44 (arrivando anche sul +43 nel terzo quarto). Protagonisti Karl-Anthony Towns e D’Angelo Russell (In quintetto), entrambi autori di 27 punti, mentre la matricola Anthony Edwards chiude con la terza doppia doppia di stagione (16 con 10 rimbalzi). Per Minnesota anche 30 assist di squadra e 16 triple a segno
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Orlando ha dal cookie R.J. Hampton dalla panchina — 19 punti con 7/13 al tiro in 29 minuti — la miglior prestazione di serata. Altri 16, sempre dalla second unit, li segna Ignas Brazdeikis mentre il migliore del quintetto base è Dwayne Bacon autore di 18 punti. Terza sconfitta in fila (e decima nelle ultime 13) per i Magic, che vengono surclassati a rimbalzo (-12) e non vanno oltre il 40% al tiro dal campo e il 25% da tre (9/36)
SACRAMENTO KINGS-OKLAHOMA CITY THUNDER 126-98 | I Kings chiudono il primo quarto avanti di 8 lunghezze e non si voltano più indietro, approfittando delle scarse motivazioni degli avversari — arrivati alla settima sconfitta consecutiva, nonché la 21^ nelle ultime 22. Darius Bazley è il migliore con 18 punti, gli stessi segnati da Terence Davis e Moe Harkless tra i padroni di casa che mandano otto giocatori in doppia cifra
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ESPN Stats & Info prova a mettere in prospettiva il disastro dei Thunder in questa seconda parte di stagione. Nelle ultime 25 partite — coincise con 23 sconfitte — OKC ha perso di 490 punti complessivi, il peggior margine di sconfitta nella storia della NBA per qualsiasi squadra in qualsiasi momento. Il “record” precedente era di 489 punti fissato dai Dallas Mavericks del 1992-93, una stagione in cui vinsero 11 partite a fronte di 71 sconfitte
Questa la situazione in classifica nelle due conference: ricordiamo che le squadre dalla settima alla decima posizione si affronteranno nel torneo play-in per determinare le ultime due partecipanti ai playoff
LA CORSA AL PLAY-IN AGGIORNATA