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NBA, Kelly Oubre free agent insofferente: "Agli Warriors mi sono sentito in una gabbia"

NBA
©Getty

L'esterno di Golden State, che affronta da unrestricted free agent l'estate 2021, parla già da ex giocatore degli Warriors: "Hanno voluto confinarmi dentro certi schemi, ma io non posso essere messo in gabbia: ora voglio un posto dove poter continuare a crescere e dimostrare tutto il mio valore"

Solo un anno fa Kelly Oubre Jr. era un membro dei Phoenix Suns, e anzi il loro secondo miglior realizzatore dietro soltanto a Devin Booker (ma davanti a Deandre Ayton, Mikal Bridges, Cameron Payne e Cameron Johnson). Oggi invece l'esterno di Golden State ha ammirato da lontano la cavalcata vincente dei suoi ex compagni fino a due vittorie dal titolo NBA, eliminato dai playoff dopo un'annata che ha visto le sue cifre regredire in quanto a produzione offensiva (di oltre 3 punti a sera, con peggiori percentuali sia dal campo che dall'arco) in un contesto come quello degli Warriors, dominato dalla super stagione di Steph Curry, con Andrew Wiggins seconda punta in attesa del ritorno a roster di Klay Thompson. Per questo, intervistato dal sito HoopsHype, il prodotto di Kansas University non ha nascosto una certa insoddisfazione per il suo destino, che in estate lo vede affacciarsi da unrestricted free agent sul mercato. "Da Phoenix, franchigia in crescita, piena di giovani ambiziosi, a Golden State, realtà già affermata, con le sue gerarchie, è stato un cambiamento notevole e mi ci è voluto un po' di tempo per abituarmici e per conoscere meglio i miei compagni. Essere obbligato a dover affrettare un po' questo processo di conoscenza reciproca - perché nella NBA devi sempre dimostrare il tuo valore, a ogni momento - ha reso un po' inorganico il mio inserimento, ma credo di aver dimostrato le miei doti da leader anche se il mio ruolo durante l'ultima stagione si è ridotto un po'". 

E qui un primo segnale di insofferenza, confermato poi da una successiva dichiarazione: "Sento come se durante l'ultimo anno si sia voluto confinarmi dentro una gabbia, fissarmi dei perimetri entro i quali potevo esprimermi, mentre io - per come sono fatto, sia come persona che come giocatore - non posso avere limiti. Ora voglio solo andare in un posto dove mi venga data la possibilità di continuare a crescere, migliorare il mio gioco e dimostrare tutto quello che so fare, per continuare a volare sempre più in alto". Lontano dalla Baia, con ogni probabilità: le parole di Kelly Oubre sembrano quelle di un giocatore già pronto a voltare pagina

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