In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Caso Kyrie Irving, il proprietario manda un messaggio: "L'obiettivo di tutti è il titolo"

PAROLE

Il proprietario dei Brooklyn Nets Joe Tsai ha risposto a una domanda sulla situazione legata a Kyrie Irving, che rischia di saltare mezza stagione se non si vaccinerà: "La sua è una specie di scelta personale, che rispetto. Ma tutti noi non dobbiamo dimenticarci che il nostro obiettivo è vincere il titolo. E per riuscirci serve che ogni membro della squadra remi nella stessa direzione. Spero di vederlo in campo coi suoi compagni"

CORONAVIRUS, DATI E NEWS LIVE

Condividi:

Joseph Tsai, proprietario dei Brooklyn Nets, non è un uomo di molte parole. La sua filosofia aziendale è quella di mettere le migliori persone possibile nelle posizioni decisionali, lasciando a loro la responsabilità di fare il loro lavoro — e a lui quella di rendere sostenibile economicamente l’intera operazione. Dal punto di vista cestistico, i Nets hanno nettamente il miglior roster della NBA, il che significa anche che è estremamente costoso — 173 milioni di dollari di soli stipendi e 117 milioni di luxury tax [dati Spotrac], un investimento gigantesco che Tsai vorrebbe vedere ripagato con almeno un titolo NBA. Il problema è che, ora come ora, i Nets dovrebbero giocare la regular season senza poter contare su Kyrie Irving nelle partite casalinghe, dato che le leggi della città di New York impediscono di allenarsi e di giocare in arene al chiuso senza il certificato di vaccinazione al Covid-19. Vaccino che Irving non ha ancora fatto per scelta personale, che durante il Media Day (al quale ha partecipato solo da remoto) ha ribadito in più occasioni chiedendo di rispettare la sua privacy.

"Kyrie ne parla come una specie di scelta personale, che rispetto" ha detto Tsai parlando con il New York Post. "Ma tutti noi dobbiamo ricordarci qual è il nostro obiettivo quest’anno, che è molto molto chiaro — ed è vincere il titolo. E per riuscirci una squadra ha bisogno che tutti remino nella stessa direzione. Perciò spero di vedere Kyrie in campo e vincere un titolo insieme con tutti i suoi compagni di squadra". In un’intervista con The Athletic Tsai ha anche specificato di essere completamente pro-vaccino, avendo ricevuto lui ben quattro dosi — due di Sinovac, il vaccino di fattura cinese che ha ricevuto mentre si trovava nella sua nativa Hong Kong, e due di Pfizer negli Stati Uniti dato che la FDA non riconosceva il Sinovac come vaccino autorizzato. "Non appena mi sarà permesso di fare un richiamo, lo farò senza esitare" ha aggiunto. "Mi sento molto più al sicuro e proteggo non solo me, ma le persone che mi stanno attorno. È una responsabilità sociale. So che ci sono scenari in cui si crea un conflitto tra le scelte personali e il bene superiore, ma parlando di noi il nostro bene superiore è vincere il titolo. E vogliamo che nessuno perda di vista quale sia l’obiettivo" ha concluso. Se Irving voleva trovare una sponda per mantenere la sua posizione anti-vaccino, molto probabilmente non la troverà nella proprietà dei Nets.

approfondimento

Shaq ha una soluzione al caso Kyrie: "Cacciatelo"