NBA, Andrew Wiggins ha deciso di vaccinarsi: giocherà anche in casa con Golden State
coronavirusDopo aver rinunciato inizialmente alla vaccinazione (e aver scatenato insieme a Kyrie Irving un bel po' di dibattito riguardo la questione), il giocatore degli Warriors è tornato sui suoi passi, sottoponendosi all’inoculazione e potendo così scendere in campo anche al Chase Center di San Francisco nelle gare casalinghe di Golden State
È stato uno dei giocatori che hanno fatto più discutere nelle ultime settimane per la sua posizione riguardo la vaccinazione contro il COVID-19: Andrew Wiggins aveva spiegato le sue ragioni, deciso inizialmente di non accettare la somministrazione e aperto un dibattito che la NBA avrebbe preferito non affrontare. Nei giorni scorsi infatti la lega ha sottolineato come nel caso dei giocatori di Warriors, Knicks e Nets - sottoposti a norme più stringenti per l’accesso all’arena previste dalle autorità sanitarie di San Francisco e New York - la loro assenza sul parquet sarebbe stata sanzionata con il mancato pagamento dello stipendio in quelle determinate partite. Nel caso specifico a Wiggins sarebbe stato decurtato il 50% del suo salario: uno scenario che, unito ai tanti consulti medici forniti da Golden State al giocatore, lo hanno portato a cambiare idea. A confermarlo è stato Steve Kerr in conferenza stampa: “Andrew ha fatto il vaccino: lo ha comunicato oggi e siamo felici che questa decisione porrà fine a ogni discussione. Non risponderò a nessuna domanda riguardo la questione”. Caso chiuso, dopo che a Wiggins era stata negata da parte della NBA l’esenzione per motivi religiosi: l’ex Timberwolves sarà dunque a disposizione degli Warriors sin dalla prima gara, dopo essersi probabilmente sottoposto alla somministrazione del vaccino Johnson&Johnson - che, a differenza di altri, prevede una sola inoculazione e che permette così di abbreviare i tempi di immunizzazione.