
NBA, i giocatori più attesi al salto di qualità nella stagione 2021-22
I candidati MVP, i veterani e i tanti giocatori a caccia di minuti e responsabilità: è tutto pronto per l’inizio della regular season NBA e, oltre alle tante storie e i grandi casi di mercato da seguire, sono diversi i talenti che nei prossimi mesi potrebbero sbocciare definitivamente, dimostrare il loro valore e diventare decisivi per le sorti delle proprie squadre. Da OG Anunoby a Jordan Poole: questi i nomi raccolti da ESPN e The Athletic

DARIUS GARLAND - CLEVELAND CAVALIERS

Winston Garland, il papà di Darius che ha giocato sette anni in NBA, glielo ripete spesso: “Cambia ritmo, ma non abbassare mai l’intensità” e suo figlio sta provando a metterlo in pratica al fianco di Collin Sexton - sognando di diventare una coppia vincente come quella composta da VanVleet e Lowry a Toronto negli anni scorsi. Il primo vero acuto è arrivato contro San Antonio ad aprile scorso: 37 punti e 7 assist, una partita manifesto che Garland potrebbe replicare più volte in questa regular season

CHUMA OKEKE - ORLANDO MAGIC

A lungo infortunato e spedito in G-League, è rimasto per mesi come corpo estraneo all’interno della squadra e adesso è uno dei giovani prospetti che può e deve approfittare dello spazio che un gruppo in ricostruzione come i Magic mette a disposizione: la speranza è quella di renderlo il Mikal Bridges di Orlando, ma all’appello ancora manca continuità nel tiro da fuori e applicazione/conoscenza difensiva ad alto livello. Questa sarà la stagione che farà da spartiacque per Okeke

OG ANUNOBY - TORONTO RAPTORS

Il passaggio al “livello superiore” nel suo caso appare veramente a un passo: il nuovo Pascal Siakam, un giocatore che da due anni segna 16 punti di media tirando con il 40% dall’arco, senza contare tutto il resto in difesa e non solo. Un contributo enorme che gli ha fatto dire più volte: “So di poter diventare un All-Star”, alla ricerca di un equilibrio nelle scelte che potrebbe portarlo a diventare il giocatore di riferimento dei Raptors. “Non mi pongo limiti”: se non lo fa lui, figurarsi noi

ROBERT WILLIAMS III - BOSTON CELTICS

Un giocatore intelligente, con visione di gioco, con lampi da grande conoscitore di pallacanestro e uno mobilità difensiva invidiabile anche contro atleti di primissimo livello NBA. Robert Williams III è un fattore in difesa, non tanto e non solo per le stoppate, e non diventa mai un peso in attacco. Boston ha deciso di scommettere su di lui, nonostante il problema infortuni: il lungo dei Celtics ha giocato 113 partite in tre stagioni e in una soltanto è rimasto sul parquet per più di 30 minuti

TALEN HORTON-TUCKER - LOS ANGELES LAKERS

In una squadra di veterani, nonostante l’infortunio che lo terrà fuori a inizio stagione, la freschezza di un giovane come Horton-Tucker sarà cruciale e avrà sicuramente a disposizione minuti e responsabilità. Da rimettere a posto c’è la capacità di incidere dall’arco: lo scorso anno ha chiuso con un mediocre 28% da tre punti e un drammatico 15% dagli angoli. Cifre che non ti permettono di restare in campo al fianco di LeBron James, ma se questo va a posto potremmo vederne delle belle

JORDAN POOLE - GOLDEN STATE WARRIORS

Ha imparato a segnare con continuità e convinzione al ferro e questo gli ha permesso di rendere ancora più credibile il tiro dall’arco: i risultati promettenti della preseason vanno confermati, oltre a costruire una solidità difensiva che ancora manca. Jordan Poole però è il tassello perfetto da inserire in un contesto come quello Warriors, un giocatore che dovrà dimostrare di poter essere spalla e all’occorrenza anche realizzatore primario per Golden State

ISAIAH STEWART - DETROIT PISTONS

Nessuno gioca più duro di lui, né consuma l'energia che Stewart ha già messo in mostra più volte sul parquet. Detroit è un cantiere, ma ogni squadra ha bisogno di giocatori di questo spessore fisico e come spirito: in difesa è già un fattore, come dimostrano i dati e la sua capacità di non andare sotto contro nessun avversario, mentre in attacco si sono già visti sprazzi di assoluta efficacia su cui i Pistons possono pensare di costruire. Stewart in mezzo ai vari Cunningham, Grant e Bey: un gruppo intrigante di giocatori pronti a fare la differenza

NICKEIL ALEXANDER-WALKER - NEW ORLEANS PELICANS

E se i Pelicans, che durante la off-season cercavano giocatori in grado di fare male sul perimetro, il miglior upgrade lo hanno già in casa? Nickeil Alexander-Walker ha tutte le carte in regola per diventarlo, a partire dal tiro dall’arco che serve a New Orleans per aprire il campo attorno a Zion Williamson. La duttilità difensiva potrebbe fare il resto, in una squadre che potrebbe spesso e volentieri mettergli la palla in mano: il canadese riuscirà a gestire il numero crescente di possessi senza far venir meno l’efficacia?

MO BAMBA - ORLANDO MAGIC

Tre anni dietro Nikola Vucevic, passando da un infortunio all’altro, da contagiato COVID a giocatore fuori forma e mai realmente in grado di incidere. Questa volta però è il momento di mostrare il valore reale di un prospetto fisico e tecnico che resta valido: le ultime 24 partite dello scorso anno, quando ha avuto campo libero, ha viaggiato a 11 punti e 7.5 rimbalzi di media. Dovrà ripartire da lì, e provare a crescere in continuità e frequenza

MAX STRUS - MIAMI HEAT

Al Draft 2019 non lo ha scelto nessuno, poi i legamenti del ginocchio hanno fatto il resto nel dicembre dello stesso anno - saltando e costringendolo a un lungo stop mentre era in G-League: Max Strus adesso è pienamente recuperato e appare come una potenziale fondamentale aggiunta con i piedi oltre l’arco a un roster che sta assaporando la possibile definitiva fioritura di Tyler Herro (uno dei tanti giovani talenti che potevano essere inseriti in questo elenco): riuscirà Strus a entrare a far parte in pianta stabile della rotazione degli Heat?

PJ DOZIER - DENVER NUGGETS

Un giocatore d’impatto su entrambi i lati del campo in una squadra che vuole puntare in alto: questo è il margine di miglioramento che PJ Dozier può pensare di esplorare, giunto a 25 anni e senza grossi punti deboli. Dimensioni ideali, fondamentale a protezione del ferro, atletico quanto basta per reggere contro chiunque: un’arma in più che i Nuggets sperano di poter sfruttare al meglio nei prossimi mesi