NBA, i grandi esclusi dalla classifica dei migliori 76 giocatori della storia della lega
La NBA ha completato nelle scorse ore la lista dei 75 (+1) giocatori inseriti nella lista dei migliori di sempre: tanti talenti e scelte difficili e dolorose da compiere, lasciando fuori inevitabilmente qualcuno. Ha colpito l'esclusione di tre giocatori internazionali di grandissimo livello (dal duo di San Antonio a Pau Gasol) ma anche Klay Thompson e Dwight Howard non hanno preso bene il fatto di non aver letto il proprio nome nel prestigioso elenco
DWIGHT HOWARD | Il centro dei Lakers si è lamentato della decisione sui social, definendo come "dispregiativa" la decisione di tenerlo fuori da un riconoscimento così ambito
TRACY MCGRADY | Uno dei realizzatori più incredibili degli ultimi 20 anni in NBA: sfortunato dal punto di vista fisico, ma un talento unico che in molti immaginavano potesse trovare spazio nella lista
VINCE CARTER | In quanto a longevità, atletismo e capacità di "durare" nel tempo per oltre 20 anni, nessuno ha fatto meglio di Vince Carter - per anni All-Star e volto della Lega quando nel 2000 le sue schiacciate all'All-Star Game hanno fatto capire ancora di più al mondo di cosa sono capaci i giocatori NBA
PAU GASOL | C'è poco spazio nella lista dei migliori 76 di sempre per i giocatori internazionali, provenienti non dagli Stati Uniti. Uno che avrebbe meritato menzione è certamente Pau Gasol, ma la sua è soltanto una delle esclusioni eccellenti
MANU GINOBILI | Altra vittima del sistema di selezione incentrato soprattutto sui giocatori USA è Manu Ginobili, rimasto fuori nonostante i tanti trionfi con gli Spurs
TONY PARKER | Anche il campione francese resta fuori dalla lista dei migliori 76: dei San Antonio Spurs vincenti di Gregg Popovich infatti, l'unico ad aver conquistato un posto nella griglia dei più grandi è Tim Duncan
ALEX ENGLISH | Oltre 25.000 punti segnati in carriera, 8 convocazioni all'All-Star Game, la corona di capocannoniere vinta nel 1983. Né tutto questo, né il fatto di aver chiuso otto stagioni consecutive (dal 1981-82 al 1987-88) con almeno 2.000 punti segnati in campionato sono valsi al n°2 dei Denver Nuggets un posto nei Top 75
NIKOLA JOKIC | Se un giocatore già consacrato MVP della lega rimane fuori dalla lista, qualcuno che trova qualcosa da eccepire ci sarà sempre. E non solo a Denver. La carriera NBA del serbo però può essere ancora lunga e piena di successi: magari la sua inclusione arriverà al traguardo dei 100 anni di NBA
DERRICK ROSE | Stesso discorso per l'attuale point guard di riserva dei Knicks, che non solo nel 2011 fu votato miglior giocatore NBA ma che divenne il più giovane di sempre a centrare quel tipo di traguardo (record che ancora detiene). La sua carriera poi è stata deragliata dagli infortuni, e forse per questo non è stata ritenuta sufficiente (nella sua interezza) per l'inclusione nella lista dei 75 (+1)
GRANT HILL | Nella NBA del post Michael Jordan - alla ricerca di un giocatore simbolo - per un certo periodo si è pensato che l'ex stella di Duke (2 titoli NCAA vinti con i Blue Devils) potesse addirittura essere il simbolo della lega. Co-Rookie dell'Anno all'esordio, 7 volte All-Star, resta però fuori dalla lista degli immortali
WALT BELLAMY | Prima scelta assoluta al Draft del 1961, rookie dell'anno al termine della sua stagione d'esordio in maglia Chicago Packers (chiusa a 31.6 di media, la seconda migliore di sempre per una matricola), poi 4 volte All-Star, si è già assicurato un posto nella Hall of Fame di Springfield ma resta fuori dalla lista dei 75
BOB LANIER | Pur essendo top 75 NBA per media punti e rimbalzi in carriera (oltre i 20&10 di media), Lanier - otto volte All-Star - non trova spazio nella lista annunciata dalla lega nonostante la sua maglia n°16 sia stata ritirata tanto dai Detroit Pistons quanto dai Milwaukee Bucks
CHRIS MULLIN | Prima di Steph Curry, il miglior tiratore ad aver mai indossato la maglia dei Golden State Warriors (maglia n°17: ritirata) è stato questo prodotto di Brooklyn, membro del Dream Team originale a Barcellona '92 (e già oro nel 1984 a Los Angeles). Cinque volte All-Star in carriera, per un periodo di sei stagioni ha viaggiato a 25 punti di media, chiudendo con oltre 18 a sera lungo tutto il corso dei 16 anni della sua permanenza in NBA
ADRIAN DANTLEY | Paga forse il fatto di non aver mai vinto un titolo NBA (i Pistons lo cedono a metà della stagione 1988-89, conclusa col titolo poi bissato nel 1990). Per il resto difensore non indimenticabile ma attaccante 5 stelle lusso, due volte miglior marcatore NBA, rookie dell'anno nel 1972 e poi 6 volte All-Star. Resta però fuori anche lui, a testimonianza del livello di talento generale