
Tanti protagonisti in campo si giocano il loro futuro con le loro prestazioni nel cosiddetto "contract year": dai giovani restricted free agent ai veterani che vogliono rinnovare al massimo salariale, ecco secondo Bleacher Report come si stanno comportando i futuri protagonisti del mercato dei free agent 2022

COLLIN SEXTON, CLEVELAND CAVALIERS | RESTRICTED FREE AGENT

L’ascesa di Darius Garland e l’arrivo di Ricky Rubio gli ha tolto il pallone dalle mani, trasformandolo stabilmente in “2” e facendo crollare il suo numero di assist (da 4.4 a 2.3). Nonostante le limitazioni fisiche, però, Sexton si sta mantenendo vicino al 52% al tiro — pur tirando finora sotto al 30% da tre — e oltre i 20 punti a partita che ha mantenuto nelle ultime due stagioni, oltre a giocare un ruolo in una squadra (finalmente) vincente

JUSUF NURKIC, PORTLAND TRAIL BLAZERS

Il minutaggio continua a essere contenuto (appena sopra i 25 minuti a partita), ma il centro bosniaco sta tenendo una doppia doppia di media (12.5+11) con ottima efficienza al tiro, anche se non ha ancora ampliato il suo arsenale da lontano come la dolcezza delle mani teoricamente suggerirebbe. Gli assist devono ancora ricominciare a salire (solo 6 in quattro partite) all’interno del sistema di coach Chauncey Billups

RUSSELL WESTBROOK, LOS ANGELES LAKERS | PLAYER OPTION

Nessuno si aspetta davvero che “Russ” lasci i Lakers o anche solo che rinunci ai 47 milioni di dollari previsti dal suo prossimo anno di contratto, ma con una stagione solida potrebbe trovare un accordo di più anni per assicurarsi il futuro. Finora la sua esperienza in gialloviola è stata contrassegnata dagli alti (come i 33 punti contro San Antonio) e i bassi (le tantissime palle perse e il pessimo impatto sui differenziali su 100 possessi dei Lakers). I giudizi sul 33enne devono essere necessariamente sospesi

MITCHELL ROBINSON, NEW YORK KNICKS

Da quando è diventato titolare sotto coach Thibodeau il centro non è ancora riuscito a confermare del tutto quanto fatto intravedere nelle prime due stagioni, tanto che i Knicks non hanno voluto estendere il suo contratto pur potendolo fare. Nonostante i tanti minuti a disposizione (più di 30 a partita) finora è sembrato lievemente in calo rispetto alla passata stagione, regredendo ulteriormente ai liberi (sotto il 40% quest’anno). Finora il suo “contract year” non si è ancora manifestato, anche se i Knicks sono 4-1

MILES BRIDGES, CHARLOTTE HORNETS | RESTRICTED FREE AGENT

A guardare il suo inizio di stagione, forse gli Hornets staranno rimpiangendo di non aver esteso il suo contratto in estate. Bridges è già stato nominato giocatore della settimana a Est e potrebbe anche ripetersi nella seconda, continuando a inanellare prestazioni sopra i 30 punti e voli sopra il ferro in egual misura. Con Charlotte vincente in quattro delle prime cinque partite, continuando di questo passo la dirigenza potrebbe ritrovarsi costretta a offrire (o pareggiare) un contratto al massimo salariale che non era in previsione

DEANDRE AYTON, PHOENIX SUNS | RESTRICTED FREE AGENT

A proposito di estensioni mancate, quella di Deandre Ayton ha fatto rumore — dato che l’ultima prima scelta assoluta a non estendere il suo contratto era stato Anthony Bennett nel 2013. I Suns non hanno voluto dargli subito un contratto di cinque anni (potrebbero farlo a fine anno) ma potrebbero ritrovarsi costretti a pareggiarne uno meno vantaggioso il prossimo anno, anche se fino a questo momento nelle prime quattro partite non ha certamente entusiasmato (almeno fino ai 21+21 contro Sacramento)

KYRIE IRVING, BROOKLYN NETS | PLAYER OPTION

Già, perché oltre a tutto quello che sta succedendo, potenzialmente Irving potrebbe anche decidere di esplorare il mercato dei free agent a fine anno. La decisione di non vaccinarsi è ormai nota a tutti e i Nets in questo balbettante inizio di stagione hanno dimostrato di averne più bisogno di quanto fosse lecito aspettarsi, complici anche le condizioni precarie di James Harden. Ma quando tornerà in campo Irving? In questo momento non lo può sapere nessuno, forse nemmeno lui

ZACH LAVINE, CHICAGO BULLS

Forse il free agent più atteso di tutta la classe del 2022, fino a questo momento non ha fatto assolutamente mancare la sua dedizione alla causa, decidendo di non operarsi nonostante una lacerazione al legamento del pollice della mano sinistra. Tutto pur di non interrompere il momento positivo dei suoi Bulls, finalmente vincenti dopo ben otto anni di carriera in cui non era mai riuscito a vincere quattro gare in fila. Continuando così, ci sarà indiscutibilmente un max contract ad attenderlo a fine anno

BRADLEY BEAL, WASHINGTON WIZARDS

Anche il suo “max contract” non è in dubbio; ci si chiede semmai se abbia ancora intenzione di rimanere a Washington oppure no. Finora Beal sta provando una sensazione nuova: giocare male e riuscire comunque a vincere le partite, con un sorprendente record di 4-1 dei suoi nelle prime cinque gare stagionali nonostante il suo pessimo 36% al tiro e 17% (!) da tre punti. Però, finché dura…

JAMES HARDEN, BROOKLYN NETS | PLAYER OPTION

La sua decisione di non estendere subito il contratto con Brooklyn ha fatto alzare qualche sopracciglio, anche se ci sono motivazioni economiche dietro la sua scelta. Fatto sta che il suo inizio di stagione è stato decisamente complicato, con prestazioni ben al di sotto delle sue capacità che lo hanno portato a dire chiaramente di non poter segnare “30 o 40 punti in questo momento”. Rimane comunque il (potenziale) free agent più importante sul mercato, e la condizione atletica può solamente crescere