
NBA risultati della notte: si fermano Warriors e Clippers, non i Suns: 8^ vittoria in fila
Si interrompono a quota 7 le strisce di successi di Golden State (sconfitta a Charlotte) e L.A. Clippers (battuti in casa dai Bulls di un grande DeRozan). Continua invece la corsa dei Phoenix Suns, con Devin Booker e JaVale McGee protagonisti. Un Trae Young strepitoso (42 punti) rovina il ritorno in campo di Antetokounmpo a Milwuakee, mentre trascinati da Anthony Davis tornano alla vittoria anche i Lakers. Tutto facile per Brooklyn e Denver contro OKC e Portland

HOUSTON ROCKETS-PHOENIX SUNS 89-115 | Il top scorer è Devin Booker, autore di 26 punti (16 nel solo primo quarto), 6 assist e 5 rimbalzi, ma l'uomo copertina è JaVale McGee, che non fa rimpiangere l'assenza di Ayton e sfodera una prestazione da 19 punti, 14 rimbalzi e 9/12 al tiro. La difesa di Phoenix forza Houston a 23 palle perse (Chris Paul chiude con 7 recuperi, oltre a 15 punti), capitalizzate in 22 punti. Per i Suns si tratta dell'8^ vittoria in fila, la striscia attiva più lunga in tutta la lega
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Sembra non finire mai la "notte" degli Houston Rockets, che incassano la 11^ sconfitta consecutiva: il loro record (1-12) è il peggiore della NBA. Si batte fino alla fine Christian Wood, il migliore tra i texani con 17 punti e 8 rimbalzi, mentre 12 a testa li segnano Jalen Green, Kevin Porter Jr. e Eric Gordon. È di 64-45 il parziale subito dai Rockets nel secondo tempo, e le percentuali di serata dicono tutto: appena sopra il 42% dal campo, sotto il 22% (7/32) da tre punti

ATLANTA HAWKS-MILWAUKEE BUCKS 120-100 | Gli Hawks tornano alla vittoria dopo 6 ko in fila e lo fanno nella maniera più convincente, in un rematch della finale a Est dello scorso anno, contro i campioni NBA in carica (che ritrovano in quintetto Giannis Antetokounmpo). Ma neppure i suoi 26 punti e uno starting five tutto in doppia cifra (con 19 di Jrue Holiday e 18 di Grayson Allen), evitano ai Bucks l'8^ sconfitta stagionale, surclassati a rimbalzo (51-30 per Atlanta) e travolti dalle buonissime percentuali al tiro dei padroni di casa
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Autentico protagonista della serata Trae Young, che "straccia" il suo massimo stagionale (era fissato a quota 32) segnando 42 punti e aggiungendoci anche 10 assist e 8 rimbalzi. Il suo primo tempo è da antologia: 27 punti con 7 triple a segno, in una serata che lo vede raggiungere il 17° quarantello della sua carriera, frutto di un 16/26 al tiro complessivo con 8/13 dall'arco e 2/2 dalla lunetta. John Collins aggiunge 19 punti, consueta doppia doppia di Capela (12+13 rimbalzi): gli Hawks sfiorano il 43% da tre punti
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Bene anche Danilo Gallinari, finalmente in campo con un minutaggio importante (complice anche l'assenza di DeAndre Hunter, che dovrà operarsi al legamento del polso): per l'azzurro 10 punti con 4/8 al tiro e 2/5 da tre in 25 minuti e un convincente +13 di plus/minus con lui in campo. A testimonianza dell'importanza di Gallinari in una squadra che vuole tornare ai livelli degli scorsi playoff
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CHARLOTTE HORNETS-GOLDEN STATE WARRIORS 106-102 | Gli Hornets sembrano tornati quelli (vincenti) di inizio stagione: contro i caldissimi Warriors (in striscia di 7 successi) Charlotte trova la 3^ vittoria in fila grazie ai 20 punti - tutti nel secondo tempo, compresi due liberi decisivi nel finale - di Terry Rozier, ai 22 di Miles Bridges e ai 21 di LaMelo Ball, oltre a una difesa capace di tenere Golden State al 42% dal campo e al 23% dall'arco. Unica nota negativa, l'espulsione per doppio tecnico dell'ex Kelly Oubre
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In una partita per lui sempre speciale (davanti a papà Dell, nella città in cui è cresciuto) Steph Curry regala spettacolo con una tripla da centrocampo e un assist dietro la testa ma tira male da tre (solo 3/13) chiuendo comunque in doppia doppia con 24 punti e 10 assist. Ancora meglio fa Andrew Wiggins, a quota 28 con 12/19 al tiro, ma la panchina produce solo 20 punti e le percentuali come detto non aiutano. Primo ko dopo 7 vittorie per Golden State

LOS ANGELES LAKERS-SAN ANTONIO SPURS 114-106 | Non c'è mai una vittoria facile per i Lakers, ma alla fine i gialloviola riscattano il pesante ko subito per mano di Minnesota e si rialzano battendo gli Spurs. Anthony Davis parte fortissimo con 19 punti nel primo quarto e 27 all’intervallo, rendendosi decisivo nel finale di gara ispirando un canestro di Russell Westbrook (14+11+7) e una tripla di Carmelo Anthony (15 partendo in quintetto) per ricacciare indietro gli ospiti, tornati a -2 dopo essere stati sotto anche di 13 lunghezze nel quarto periodo
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Davis chiude con 34 punti, 15 rimbalzi e 6 assist per una prestazione dominante, ma la notizia migliore per coach Vogel è il debutto stagionale di Talen Horton-Tucker. Il giovane dei Lakers chiude con 17 punti e 7/14 al tiro, dando la giusta energia in difesa e trovando un paio di canestri importanti in avvicinamento a canestro nel finale, destando buone impressioni per sopperire all'assenza di LeBron James. Bene anche il contributo dalla panchina di Malik Monk (16 punti) e Wayne Ellington (15 con 5/7 da tre)
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Gli Spurs hanno provato in tutti i modi a rimanere aggrappati alla partita, ma sono stati puntualmente rispediti indietro dai Lakers ogni volta che hanno provato a riportarsi in partita. Non sono serviti cinque giocatori in doppia cifra guidati dai 24 di Keldon Johnson (6/9 da tre per il campione olimpico) e la tripla doppia da 22+10+10 di Dejounte Murray, a cui si aggiungono i 19 di un Devin Vassell ultimo ad arrendersi e i 17+9 di Thaddeus Young, oltre ai 10 di Derrick White
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OKLAHOMA CITY THUNDER-BROOKLYN NETS 96-120 | Tutto facile per Durant, Harden (per la prima volta assieme da avversari a OKC) & compagni contro i Thunder, schiantati da una macchina offensiva che segna 30, 31, 29 e 30 punti in ognuno dei quattro quarti. Se KD è il miglior marcatore, la ribalta se la prende Patty Mills, che nel suo ruolo da sesto uomo segna 29 punti con un incredibile 9/12 dalla lunga distanza, stabilendo il suo nuovo record personale da tre ma anche quello all-time dei Nets per numero di triple di un giocatore in uscita dalla panchina
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Kevin Durant continua il suo straordinario avvio di stagione soprattutto dal punto di vista realizzativo infliggendo 33 punti anche ai malcapitati Thunder: lo fa, come suo solito, con buonissime percentuali (9/17 dal campo, un quasi perfetto 13/14 dalla lunetta), aggiugendo alla sua prestazione anche 8 rimbalzi e 4 assist. Il suo plus/minus è un rotondo +30
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DENVER NUGGETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 124-95 | Quinta gara consecutiva in casa e quinto successo per i Nuggets, trascinati come al solito dal loro MVP, Nikola Jokic, che sfiora la tripla doppia con 28 punti, 9 assist e 9 rimbalzi. Ma la nota lieta di serata è la panchina di coach Malone, che segna 63 punti (contro i 38 di quella di Portland) mettendo in mostra il rookie "Bones" Hyland, autore di 18 punti con 4/8 da tre, al quarto massimo in carriera nelle ultime quattro gare disputate
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Portland è senza Damian Lillard, fermato da problemi muscolari, e si vede: i Blazers subiscono un secco 33-18 di parziale nel primo quarto e devono subito fare gara di rimonta. C.J. McCollum è troppo solo (21 punti con 5/10 da tre per lui), prova a dargli una mano Anfernee Simons, promosso in quintetto e autore di 16 punti, ma coach Billups vede il suo ritorno a Denver rovinato da una sconfitta perché ha soltanto altri due uomini in doppia cifra (Powell e Little)

L.A. CLIPPERS-CHICAGO BULLS 90-100 | Si ferma a 7 la striscia di vittorie consecutive dei Clippers, sconfitti in casa dai Bulls nonostante i 27 punti e 11 rimbalzi del solito Paul George (che però non tira bene: 7/25 dal campo, 2/10 da tre, ma è perfetto dalla lunetta con 11/11) e i 21 di Eric Bledsoe. Chicago avanti anche di 17 punti già nel primo tempo, prima di vedersi rimontati e anche superati sul 78-77: decisivo allora il parziale di 9-0 suggellato da una tripla di Zach LaVine
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Sconfitti pesantemente a San Francisco dagli Warriors, i Bulls dimostrano di fare sul serio con la convincente vittoria sul parquet dei lanciatissimi Clippers, che arriva soprattutto grazie alla sopraffina prestazione di DeMar DeRozan, che sbaglia solo 4 tiri in tutta la serata (12/16), va in lunetta 11 volte (con 10 bersagli) e chiude a quota 35 punti,con anche 7 rimbalzi e 5 assist. Altri 29 (ma con 27 tiri) li mette Zach LaVine: Bulls con un record di 9-4
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