
NBA, risultati della notte: i Lakers rimontano senza LeBron, volano Suns e Warriors
I Lakers guidati da Anthony Davis e Russell Westbrook rimontano 15 punti nell’ultimo quarto ai Pistons e vincono anche senza LeBron James, espulso nel terzo quarto per un colpo al volto ad Isaiah Stewart che ha scatenato una maxi rissa. Inutile la prima tripla doppia in carriera di Cade Cunningham. Warriors e Suns continuano a vincere, battendo rispettivamente Raptors e Nuggets. Chicago batte New York in volata, i Clippers tornano al successo superando Dallas

DETROIT PISTONS-LOS ANGELES LAKERS 116-121 | Succede di tutto e di più tra Pistons e Lakers. LeBron James viene espulso a inizio terzo quarto per un colpo al volto di Isaiah Stewart, che cercando di farsi giustizia da solo viene anche lui allontanato dagli arbitri. I padroni di casa cominciano l’ultimo quarto in vantaggio di 15 lunghezze, ma vengono raggiunti e superati dai gialloviola trascinati dalla coppia Anthony Davis-Russell Westbrook per un successo "che può cambiare la nostra stagione", secondo coach Frank Vogel
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Anthony Davis gioca una partita monumentale con 30 punti, 10 rimbalzi, 6 assist, 4 recuperi e 5 stoppate (di cui due nel finale di gara su Cade Cunningham) in 40 minuti con 11/19 al tiro e 8/10 ai liberi, ma è Westbrook l’anima della rimonta. Nel solo ultimo quarto il numero 0 segna 15 punti, raccoglie 5 rimbalzi e distribuisce 6 assist, chiudendo alla fine con 26-9-10 per una frazione finale da 37-17 per i Lakers, che hanno anche 18 punti da Carmelo Anthony e 13 da Dwight Howard (autore di ben due triple)

Ai Pistons rimane l’amaro in bocca di aver buttato via una vittoria già costruita (27 assist nei primi tre quarti, zero nell’ultimo) che avrebbe impreziosito la prima tripla doppia in carriera di Cade Cunningham. La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft ha chiuso con 13 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, propiziando i 36 punti di Jerami Grant per una squadra che ha trovato anche 32 punti dalla coppia Frank Jackson-Hamidou Diallo dalla panchina, anche se l’ultimo si è reso protagonista della palla persa decisiva nel finale di gara
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La notizia di serata è però l'espulsione con rissa di LeBron James. Lottando a rimbalzo con il centro avversario Isaiah Stewart, il numero 6 ha tirato una manata a pugno chiuso sul volto del lungo dei Pistons, aprendogli un taglio dal quale è uscito sangue. Stewart ha quindi cercato di farsi giustizia, provocando una maxi-rissa e provando 3 volte a liberarsi da chi lo tratteneva per cercare lo scontro fisico col Re. Entrambi sono stati espulsi: si tratta della seconda volta in carriera per James
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CHICAGO BULLS-NEW YORK KNICKS 109-103 | I Bulls agganciano Brooklyn al primo posto nella Eastern Conference prendendosi la rivincita sui New York Knicks, che il mese scorso li avevano battuti sul loro campo. Coby White segna 10 dei suoi 14 punti a inizio ultimo quarto, propiziando una frazione finale nella quale i Bulls legittimano il loro successo conquistando la seconda vittoria consecutiva
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I Bulls sono riusciti a superare anche i problemi di falli di Lonzo Ball e Alex Caruso (entrambi a quota 4 nel terzo periodo) e una serata opaca al tiro di Zach LaVine (5/18 nei primi tre quarti, 21 punti alla fine) aggrappandosi come sempre a un DeMar DeRozan da 31 punti, 6 rimbalzi e 5 assist con un perfetto 9/9 ai liberi, in attesa che Nikola Vucevic — uscito dall’isolamento per Covid-19 — possa tornare in gruppo
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Coach Thibodeau è costretto a cambiare il quintetto per l’assenza di Mitchell Robinson, alle prese con una commozione cerebrale, ma ha comunque poco dai suoi titolari — nessuno in doppia cifra tolto un eccellente Julius Randle da 34 punti, 10 rimbalzi e 13/19 al tiro. La second unit in compenso sfiora la doppia doppia con ciascuno dei suoi componenti (Burks 13, Quickley 12, Toppin 10 e Rose 9)
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DENVER NUGGETS-PHOENIX SUNS 97-126 | Tutto facile per i Suns, che travolgono i Nuggets privi di Nikola Jokic con un primo quarto pressoché perfetto: 48 punti realizzati, 17/22 dal campo di cui 7/8 da tre. Un inizio di partita che permette di gestire comodamente il vantaggio dando ampio riposo ai titolari nel secondo tempo, salendo a 12 vittorie consecutive e tenendosi in scia degli Warriors grazie ai 22 punti di Cam Johnson (massimo in carriera) e 21 di Deandre Ayton
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Quarto ko in fila per i Nuggets, che senza Murray, Jokic e Porter Jr. (la cui stagione potrebbe essere già finita) non hanno davvero abbastanza talento per tenere il passo della squadra che li ha eliminati negli ultimi playoff. Ad aggiungersi ai problemi di coach Malone si è aggiunto anche Aaron Gordon, espulso nel terzo quarto per proteste nei confronti degli arbitri. Il miglior realizzatore è stato Jeff Green con 19 punti

GOLDEN STATE WARRIORS-TORONTO RAPTORS 119-104 | Steph Curry è in una serata no al tiro? Non c’è problema per questi Warriors, che riescono a trovare protagonisti in ogni giocatore del roster e vincono l’undicesima partita nelle ultime 12. Il capocannoniere NBA segna appena 12 punti con 2/10 al tiro, ma distribuisce 8 assist e i suoi compagni rispondono presenti, partendo forte sul 27-9 e non lasciando più rientrare in gara i canadesi
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I due protagonisti realizzativi dei padroni di casa sono un eccellente Jordan Poole (33 punti con 10/13 dal campo e 8 triple a segno) e Andrew Wiggins (32 con 7 rimbalzi), la prima coppia di Warriors entrambi a quota 30 da quando se ne è andato Kevin Durant. Ma anche in una serata in cui la second unit non può contare su Iguodala e Payton II, è il two-way Chris Chiozza a salire di livello chiudendo con 11 punti e meritandosi la standing ovation dei suoi compagni
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I Raptors privi di OG Anunoby hanno provato a rientrare a -10 a 7 minuti dalla fine ma sono stati rapidamente ricacciati indietro, con Pascal Siakam miglior realizzatore con 21 punti e Fred VanVleet ad accompagnarlo con 17 e 7 assist. Per la squadra di coach Nurse è la settima sconfitta nelle ultime 9 partite, precipitando al 12° posto nella Eastern Conference pur rimanendo a una partita e mezza di distanza dal sesto posto occupato da Cleveland

L.A. CLIPPERS-DALLAS MAVERICKS 97-91 | I Clippers ritrovano Ibaka ma devono fare a meno di Batum: c'è però un Paul George ispiratissimo, che segna 21 dei suoi 29 punti nel secondo tempo, quando arrivano anche 15 dei 25 di Reggie Jackson, l'altro eroe della vittoria di L.A., che interrompe così la striscia negativa di due sconfitte e scavalca proprio Dallas in classifica nella Western Conference
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Senza Doncic, Kristaps Porzingis prova a caricarsi la squadra sulle spalle: ci riesce più nel primo tempo (quando arrivano 15 dei suoi 25 punti) che nel secondo, quando è invece è Jalen Brunson a emergere prepotentemente (9 dei suoi 20 nell'ultimo quarto). Dallas però tira il 20% da tre (6/30) e incassa il terzo ko consecutivo