NBA, Joel Embiid colpito duramente dal COVID-19: "Ho pensato davvero di non farcela"
RITORNO IN CAMPOParole schiette e sincere - come spesso capita quando a parlare è Joel Embiid - durante la conferenza stampa di fine gara da parte dell’All-Star dei Sixers; rientrato dopo settimane di lotta contro il COVID: “È stata dura, la malattia è complicata da affrontare: ho pensato di non farcela e per questo sono felice di averlo superato”
Il COVID-19 è una brutta bestia con cui, quasi da due anni ormai, siamo costretti a convivere in una battaglia che coinvolge il mondo intero e che sta limitando (non poco) le nostre vite. Un avversario in più anche per i giocatori NBA che, come in una sorta di inevitabile roulette, si stanno ritrovando in momenti diversi della stagione a essere contagiati e costretti a saltare qualche settimana di regular season. L’ultimo All-Star a incappare in questo genere di problema è stato Joel Embiid, assente per nove gare dopo il contagio e tornato in campo nella sfida - persa dopo due overtime - contro Minnesota. Il centro del Camerun ha raccontato la sua esperienza, sorprendendo i reporter per l’onestà e la schiettezza delle due parole: “È stato davvero un duro colpo, la malattia è stata complicata da affrontare. A un certo punto ho pensato di non farcela: per questo sono molto felice di averlo superato e di essere qui. Nonostante le difficoltà, sono contento di poter tornare a fare ciò che più mi piace e a stare con le persone che amo”. Giovane, forte, atletico e nonostante questo piegato per giorni dal virus.
Felice di essere nuovamente seduto davanti ai cronisti anche perché in grado di tirare finalmente il fiato dopo una partita infinita, che ha messo a dura prova la sua resistenza dopo settimane d’assenza. Embiid infatti ha definito “un miracolo” la capacità di aver retto in campo per ben 45 minuti, giocati come suo solito da protagonista. L’All-Star dei Sixers ha messo a referto 42 punti con 12/23 al tiro, un paio di triple a bersaglio e ben 21 viaggi in lunetta (con 16 conclusioni realizzate a cronometro fermo). Una sfida estenuante contro un avversario mal sopportato come Karl-Anthony Towns, tenuto spesso a bada a rimbalzo - 14 quelli catturati da Embiid - e affrontato faccia a faccia in uno scontro che alla fine però ha premiato Minnesota (riuscita a portare a casa la vittoria finale dopo 58 minuti di gioco). “Joel è stato fenomenale stasera, diamogli il giusto riconoscimento, a prescindere dal risultato finale di squadra” - ha sottolineato Doc Rivers, consapevole che il ritorno in campo post-COVID potrà creare dei problemi nel pieno recupero.