
NBA, risultati della notte: Bucks e Warriors non si fermano, LeBron gioca da "Re"
Continua la corsa di Golden State (18-2), che passa allo Staples Center battendo i Clippers grazie a uno Steph Curry da 33 punti, ma a Est sembrano aver trovato ritmo anche i campioni in carica, giunti alla 7^ vittoria in fila. In grande spolvero (82 punti combinati) i "Big Three" dei Lakers nella seconda vittoria in pochi giorni contro i Detroit Pistons. Successo anche per Boston a Toronto e buona reazione di Memphis alla prima senza Morant con la vittoria netta sui Kings

INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 100-118 | La settima vittoria consecutiva dei campioni in carica prende forma nel terzo quarto: sopra di 5 all'intervallo, i Bucks esplodono per una frazione conclusa 39-27, trascinati soprattutto da Jrue Holiday, che segna 11 dei suoi 23 punti in questi dodici minuti (per lui anche 9 assist e 7 rimbalzi alla sirena). Giannis Antetokounmpo è la solita forza dominante (26 punti e 13 rimbalzi) con 10/15 al tiro, con Milwaukee che tira oltre il 51% dal campo tenendo Indiana al 41%
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Dei 100 punti segnati dai Pacers contro i Bucks, 45 arrivano dalla panchina, mentre soltanto tre titolari su cinque toccano la doppia cifra. Oltre a Malcolm Brogdon (16) e Justin Holiday (10), il migliore è Caris LeVert, autore di 23 punti con un ottimo 9/13 al tiro. Al minimo stagionale invece (1/8 dal campo e solo 4 punti) Domantas Sabonis: "Stasera davvero non ne avevamo", commenta sconsolato coach Carlisle

TORONTO RAPTORS-BOSTON CELTICS 97-109 | La classica definizione di "vittoria di squadra". Se la superstar Tatum non brilla al tiro (2/16 per soli 8 punti, ma 7 rimbalzi e e 10 assist), arrivano in soccorso i suoi compagni: Marcus Smart è il top scorer dei Celtics a quota 21, Al Horford ne aggiunge 17, Josh Richardson (con più minuti per via dell'assenza di Dennis Schroder) addirittura 18 dei 32 totali segnati dalla panchina di Boston, mentre sono 16 quelli di Jaylen Brown e 15 quelli di Grant Williams. Per i Celtics è la 4^ vittoria nelle ultime 6
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Toronto paga la tante assenze, perché ai forfait di OG Anunoby e Khem Birch (entrambi fuori per la sesta gara in fila) si aggiungono anche quelle di Gary Trent Jr. e di Goran Dragic (assente per motivi personali). Prova a caricarsi sulle spalle la squadra un Fred VanVleet quasi commovente (27 punti con 5/10 dalla lunga distanza) ben spalleggiato dall'ottimo rookie Scottie Barnes (21) e da Pascal Siakam (18) ma quel che rimane della panchina dei canadesi produce la miseria di 13 punti

MEMPHIS GRIZZLIES-SACRAMENTO KINGS 128-101 | Alla prima gara senza il loro leader Ja Morant (resterà fuori "qualche settimana"), Memphis risponde con un grande primo tempo, tanto in attacco (76 punti segnati, massimo stagionale) che in difesa (Kings tenuti al 35% al tiro, con 5/34 da tre). Oltre ai 21 punti di Dillon Brooks, top scorer di giornata, coach Jenkins può contare sui 18 di Desmond Bane, sui 17 di Jaren Jackson Jr. e sui 15 dalla panchina di Brandon Clarke. Memphis domina a rimbalzo (68-39, +21) e torna a vincere dopo due sconfitte in fila
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Il quintetto base dei Kings segna in tutto 38 punti e nelle parole del loro (neo) allenatore Alvin Gentry Sacramento tira "in maniera atroce". Le percentuali sono lì a dimostrarlo: il 34% dal campo, un pessimo 9/42 (appena sopra il 21%) da tre. Anche Buddy Hield, che chiude come miglior marcatore per i californiani con 14 punti, chiude con 5/17 sbagliando 8 delle 9 triple tentate. Lo stesso dicasi per De'Aaron Fox, autore di 12 punti con 4/12 al tiro

L.A. CLIPPERS-GOLDEN STATE WARRIORS 90-105 | Prosegue la marcia degli Warriors, che si mantengono in vetta alla Western Conference spazzando via anche i Clippers. Dopo un tempo di sostanziale e sonnacchioso equilibrio, Golden State alza le marce nel solito terzo quarto con la coppia Curry-Poole, scappando via nel quarto periodo con tre triple a segno del capocannoniere NBA
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Steph Curry ha bisogno di trovarsi un nemico (un arbitro che non gli aveva fischiato un fallo sotto canestro, protestando e sfiorando l’espulsione) per mettersi definitivamente in partita, ma una volta che lo ha fatto è stato fenomenale. Il due volte MVP ha chiuso con 33 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 6 recuperi con 7/13 dalla lunga distanza, ben sostenuto da Otto Porter (18+10 dalla panchina) e Jordan Poole, anche lui accesosi con quattro triple in fila dopo una stoppata (con tecnico per taunting) subita da Hartenstein
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Niente da fare per i Clippers, che nonostante un grande Paul George (30 punti alla fine) non riescono a tenere testa agli avversari, venendo soffocati dalla difesa degli Warriors che forza loro ben 24 palle perse, di cui 19 con recupero degli ospiti sempre pronti a volare in contropiede. Ai Clippers non è servito catturare 15 rimbalzi offensivi per rimanere in partita, nonostante i 13 di Marcus Morris e la doppia doppia da 13 e 10 rimbalzi di Eric Bledsoe
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LOS ANGELES LAKERS-DETROIT PISTONS 110-106 | Questi sono i Lakers con i "Big Three" tanto sognati dai tifosi gialloviola: non solo LeBron James (che resta il top scorer) ma anche Anthony Davis (24 e 10 rimbalzi) e Russell Westbrook (25 con 9 assist). Il trio manda a tabellone 82 dei 110 punti segnati in totale di squadra, mentre la gara si decide con un parziale di 16-0 nel terzo quarto che permette ai Lakers di vendicare immediatamente la sconfitta dopo 3OT incassata a Sacramento. Coach Vogel ritrova in campo il rookie Austin Reaves
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Con i riflettori (ancora più del solito) puntati su di lui - ritrovando in campo Isaiah Stewart, il centro dei Pistons protagonista con James della rissa che aveva causato la doppia esplulsione solo pochi giorni fa - LeBron risponde da autentico campione, pensando solo al campo: ritrova la mano tanto dal campo (12/20) che da tre punti (4/9), mentre meno dalla lunetta (solo 5/8) e chiude con 33 punti cui aggiunge anche 9 assist, 5 rimbalzi e 2 recuperi, per riportare i Lakers a un record almeno in parità (11 vinte, 11 perse)
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