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Mercato NBA, caso Lowry-Ball, la lega punisce Miami e Chicago: tolta una scelta al 2° giro

la sanzione

Attraverso un comunicato ufficiale, la NBA ha annunciato che Bulls e Heat hanno violato le regole previste dalla lega riguardo i tempi e lo svolgimento delle trattative relative alle contrattazioni con i free agency - nel caso specifico quelle riguardanti l’ingaggio di Lonzo Ball per Chicago e Kyle Lowry per Miami - anticipando discussioni e accordi con i diretti interessati: per questo le due franchigie non potranno disporre della scelta al secondo giro al prossimo Draft

Si conclude l’investigazione portata avanti nelle scorse settimane dalla NBA nei confronti di Miami e Chicago, finite nell’occhio del ciclone a seguito dell’arrivo in estate - letteralmente pochi istanti dopo l’inizio della free agency, come spesso accade ogni volta che viene dato il via ufficiale alle trattative - di Kyle Lowry agli Heat e di Lonzo Ball ai Bulls. Trattative che evidentemente sono state portate avanti prima dei tempi prefissati dalla NBA; rigida sotto questo aspetto in un mondo in cui il concetto di tempering diventa sempre più complesso da definire e circoscrivere. Nel caso delle due franchigie però la lega ha ritenuto che le prove raccolte bastassero per indicare che la condotta portata avanti dalle squadre è stata contro le regole, tanto che alcuni avevano parlato anche della possibile cancellazione delle trade, di penalizzazioni a livello di record vittorie-sconfitte e di sanzioni ben più gravi sotto l’aspetto economico. Niente di tutto questo: alla fine è arrivata una punizione ben più lieve che prevede la rinuncia da parte di entrambe le squadre alla scelta al secondo giro del prossimo Draft. Annuncio commentato a stretto giro via social da Miami con un post in cui si sottolinea: “Nonostante non siamo d’accordo con la decisione presa, accettiamo quanto comunicato. È tempo di proseguire e andare avanti con la nostra stagione”.

Il precedente dei Bucks con la trattativa (saltata) per Bogdan Bogdanovic

Stando a quanto riportato da ESPN, la collaborazione da parte di entrambe le franchigie è stata “completa e totale”, mentre in molti nel commentare la notizia hanno fatto riferimento a quanto successo ai Milwaukee Bucks e al caso Bogdan Bogdanovic - restricted free agent di proprietà dei Kings e che la squadra poi diventata campione NBA aveva contattato prima del tempo, raggiungendo un accordo con lui prima annunciato e poi - proprio a causa del tampering - saltato. Anche in quel caso la decisione presa da parte della NBA fu quella di togliere a Milwaukee una scelta al secondo giro al Draft 2022 (che a questo punto vedrà complessivamente tre chiamate in meno), anche se i Bucks non hanno poi aggiunto al proprio roster il talento serbo - come accaduto invece per Chicago e Miami che continueranno a tenersi strette sia Lonzo Ball che Kyle Lowry. Un caso controverso dunque che probabilmente continuerà a far discutere anche dopo la sanzione.

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