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NBA, Durant su Irving: "Lo voglio per tutte le partite, ma non lo forzerò a vaccinarsi"

PAROLE
©Getty

Dopo la pesante sconfitta in casa contro Milwaukee, in casa Nets a tenere banco è l’assenza di Kyrie Irving — tornato in campo in trasferta ma impossibilitato a giocare a Brooklyn: "Gli ho detto quanto è importante e quanto io lo voglia in campo per tutte le partite, ma non posso forzare nessuno a vaccinarsi. Per cosa, per giocare a basket? Deciderà coi suoi tempi". E di Irving ha parlato anche Giannis Antetokounmpo

Quando a inizio stagione i Brooklyn Nets hanno deciso di non fare affidamento su Kyrie Irving in versione part-time, probabilmente temevano proprio questo scenario: averlo a disposizione per una partita in trasferta e poi perderlo immediatamente per una in casa, passando da una vittoria a una sconfitta e portando la conversazione sulla squadra a concentrarsi solo sulla sua assenza. È esattamente quello che è accaduto questa notte, nella quale i Nets sono sembrati incapaci di tenere il passo dei Milwaukee Bucks, venendo sconfitti in casa per la quinta volta consecutiva — e dopo la gara non si è parlato di altro che non fosse Irving. A Kevin Durant è stato chiesto infatti se avesse parlato con lui e se gli avesse chiesto di vaccinarsi così da poter essere sempre presente per la sua squadra, ma la risposta di KD è stata negativa: "Gli ho detto quanto è importante per noi e quanto io voglia averlo in squadra per giocare ogni partita" ha ammesso il candidato MVP. "Ma non posso forzare nessuno a vaccinarsi, non è il modo in cui mi comporto. Per fare cosa, per giocare a pallacanestro? No, non sono fatto così. Non gli ho chiesto spiegazioni, non è affare mio. Abbiamo avuto diverse discussioni sul volerlo in squadra a tempo pieno, ma deciderà coi suoi tempi. E qualsiasi cosa decida, noi dobbiamo essere professionisti e fare il nostro lavoro. E riguarda tutti noi, dal proprietario fino ai magazzinieri. La situazione è strana, non capisco quasi niente di tutto quello che sta succedendo col Covid, sono due anni fuori di testa. Perciò cerco solo di concentrarmi su di me. Quando Kyrie sarà pronto a prendere una decisione lo farà, e mi fido di quello che sceglierà".

Harden: "Anche con Irving non sarebbe facile vincere"

Anche all’altra stella della squadra James Harden è stato chiesto se ha discusso del vaccino con Irivng, ricevendo una risposta negativa. E ha aggiunto che non è stato strano averlo in campo il mercoledì per poi non poterlo schierare il venerdì: “Sinceramente è stato bello riaverlo, ci ha dato un po’ di vita in più rispetto al solito. Ma dobbiamo imparare a convivere con quello che ci viene dato e trovare un modo per vincere in casa. Non che in trasferta sia facile farlo solo perché abbiamo Kyrie con noi. Dobbiamo trovare un modo per vincere perché le squadre contro di noi danno il massimo, e noi dobbiamo rispondere alla stessa maniera”.

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Giannis su Irving: "Io so perché mi sono vaccinato, spero lo capisca anche lui"

Il caso Kyrie Irving è stato talmente pressante da portare anche Giannis Antetokounmpo a rispondere alla domanda su come affronterebbe lui una situazione del genere nella sua squadra: "Fintanto che riguarda la pallacanestro, sento di poter parlare con loro e poterne discutere. Ma quando si tratta di una decisione personale, bisogna lasciare che facciano le loro scelte. Sono uomini adulti, e ogni situazione è differente. Non potrei mai spingere qualcuno a fare qualcosa se non si sente a suo agio nel farla. Io posso dire perché l’ho fatto e perché mi sono sentito a mio agio: per proteggere la mia famiglia, per proteggere mia madre e per stare al sicuro, e spero lo capisca anche lui. Ma se non vuole farlo, non lo si può assillare". Un messaggio molto simile a quello di KD: "Dal canto mio posso solo concentrarmi su me stesso e arrivare ogni giorno per fare il mio lavoro, perché è quello per cui vengo pagato. Non so quale tipo di rapporto abbiano con Kyrie: probabilmente gli hanno parlato ma non possono continuare a spingere se non se la sente, perché toglie troppa energia alla pallacanestro. Alla fine, giocare a basket è il motivo per cui siamo qui".

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