NBA, finalmente Cade Cunningham, 29 punti e Jazz schiantati: "So di cosa sono capace"
DETROITLa prima scelta assoluta dell’ultimo Draft si è regalata una serata memorabile, realizzando il suo massimo in carriera da 29 punti e guidando i Detroit Pistons a una rimonta da -22 contro gli Utah Jazz. Cunningham non aveva ancora vinto segnando più di 20 punti in una partita: "Sono nuovo in questa lega, ma gioco a basket da tutta la vita. So di cosa sono capace quando entro in ritmo"
Forse qualcosa è cambiato a Detroit. Dopo aver chiuso il 2021 perdendo 18 delle ultime 19 partite disputate, i Pistons sono riusciti a vincere quattro delle sei gare giocate nel 2022, perdendo solo un back-to-back complicato in trasferta tra Charlotte e Memphis ma togliendosi la soddisfazione di superare i Milwaukee Bucks campioni in carica (con i Big Three in campo). La sfida interna di questa notte contro gli Utah Jazz è stata un po’ la riproposizione in miniatura dell’intera stagione dei Pistons: un inizio terrificante, andando subito sotto 13-2 dopo pochi minuti e precipitando a -22 a metà secondo quarto; e una super rimonta nella ripresa, grazie a un terzo quarto da 40-23 in cui hanno ribaltato la partita, completando il tutto con un’ultima frazione di gioco da 38-32. Detroit ha vinto così la miglior partita della sua stagione (non che ci sia tantissima scelta, visto che è solo la nona dell’anno) per caratura dell’avversario e andamento della partita, e ancor più importante è che al centro di tutto ci sia stato Cade Cunningham.
La serata magica di Cade Cunningham: 18 punti in un quarto
La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft in verità ha cominciato molto male la partita, sbagliando i primi cinque tiri tentati e perdendo un paio di palloni per passaggi pigri, in uno dei peggiori quarti della sua giovane carriera NBA. E lui, come tutta la squadra, non riusciva mai a segnare, con un terribile 2/12 dalla lunga distanza dei Pistons nei primi 18 minuti di partita. Qualcosa è cominciato a cambiare già sul finire del primo tempo, chiuso sotto "solamente" di 13 lunghezze, ed è definitivamente svoltato nel terzo periodo, nel quale Cunningham ha realizzato 18 punti con 6/7 al tiro e 3 triple a segno, in una frazione da 8/12 dall’arco per i padroni di casa. Detroit ha poi chiuso con il massimo stagionale da 19 triple a segno tirando 7/11 nell’ultimo quarto, con Cunningham che ha aggiunto anche 8 assist al suo massimo in carriera da 29 punti, la prima volta da quando è in NBA in cui riesce a vincere una partita in cui va sopra quota 20.
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"Il merito va tutto ai miei compagni che hanno continuato a incoraggiarmi e a darmi il pallone" ha detto Cunningham dopo la partita, chiudendo con 10/12 al tiro dopo l’inizio con 0/5. "Sono nuovo in questa lega, ma gioco a pallacanestro da tutta la vita. So di cosa sono capace per aiutare la squadra a vincere una volta che trovo il mio ritmo". A rendere ancora più importante la vittoria dei Pistons è l’assenza di coach Dwane Casey, entrato nel protocollo anti-Covid, permettendo all’assistente Rex Kalamian di meritarsi la palla della partita per celebrare il suo primo successo da capo-allenatore. "Sono in questa lega da 28 anni e non mi era mai capitato" ha detto Kalamian. "Volevo la vittoria per i giocatori, ma è una bella sensazione conquistare il mio primo successo da allenatore. Sono orgoglioso di quello che ha fatto Cade perché è un rookie che ha sbagliato i primi cinque tiri che ha tentato: di solito quando accade una cosa del genere è necessario che se ne dimentichino subito, che cerchino di segnare i successivi tiri per ritornare a una percentuale normale. È esattamente il modo in cui l’ha approcciata Cade" Al netto dei problemi di circolazione di palla dei Jazz, rimane comunque a suo modo una vittoria storica per i Pistons, che non vincevano contro Utah da 10 partite consecutive: l’ultimo successo risale infatti al 2016 quando Reggie Jackson firmò 29 punti e Ersan Ilyasova 16. Nessuno dei giocatori di quella squadra è ancora a roster per i Pistons, ma se non altro ora c’è Cade Cunningham.