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NBA, Stephen Curry e il primo canestro della vittoria sulla sirena in carriera. VIDEO

la giocata
©Getty

Un tiro dal midrange (tutt'altro che usuale per il n°30 Warriors) che ha bruciato la retina e la sirena, fissato il punteggio finale sul 105-103 e regalato a Golden State una vittoria fondamentale nel momento più complicato della stagione per la squadra di San Francisco. Dopo una partita da 5/20 al tiro, Steph Curry piazza la zampata del campione con il sesto bersaglio del match - il primo canestro in carriera sulla sirena per vincere la partita

Meglio tardi che mai. Avrà pensato anche questo Steph Curry sul finire di un match più complicato del previsto per Golden State - in back-to-back, reduce da una pesante sconfitta contro Indiana all’overtime e che sembrava costretta a 5.1 secondi dalla sirena a un’altra sfida da portare al tempo supplementare anche contro Houston. Avversari da travolgere che invece nelle ultime settimane (soprattutto a causa dell’assenza di Draymond Green) sono diventati ostici da battere. Una frustrazione evidente anche per lo stesso Curry, che rientrato in panchina prima dell’ultimo timeout aveva preso a calci una sedia in panchina: dopo due mesi al limite della perfezione, anche lui ha iniziato a fare cilecca. Per il n°30 Warriors 5/20 al tiro contro Houston con 20 punti a referto e 12 assist. Almeno fino a quando coach Steve Kerr non ha disegnato l’ultimo attacco.

I Rockets, a differenza di quanto fatto 24 ore prima dai Pacers, commettono l’errore di far arrivare il pallone nelle mani di Steph Curry (Indiana aveva costretto Toscano-Anderson a tentare una conclusione in emergenza al ferro sul finire dei regolamentari, finita lontana dal ferro): il miglior tiratore dall’arco della storia NBA ha quindi l'opportunità di puntare Kevin Porter Jr. - ben attento a muovere i piedi, piazzare il suo corpaccio sul tentativo di penetrazione e concentrato di riflesso anche sulla linea da tre punti. Con il punteggio fissato sul 103-103 però di punti ne bastavano due: per quello Curry si è avvicinato un po’ di più del solito al canestro, creando poi separazione con un rapido passo indietro e lasciando partire il tiro sulla sirena. Luce rossa sul tabellone e palla sul fondo della retina: il buzzer beater che Curry (che aveva segnato già sette volte il canestro della vittoria) non era mai riuscito a trovare. Spesso decisivo allo scadere, ma mai sulla sirena. C’è sempre una prima volta, anche in una serata storta. Meglio tardi che mai.

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