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NBA: Anthony Davis attacca i Suns, Devin Booker risponde dentro e fuori dal campo

lo scontro

Secondo il campione (ancora infortunato) dei Lakers, non ci sarebbe stata storia lo scorso anno ai playoff senza i suoi problemi fisici: "Lo sanno anche i Suns che senza il mio infortunio avremmo vinto". Sul parquet però la differenza è stata enorme: 140-111 in favore di Phoenix, guidata da un Devin Booker che non le manda a dire - "Ci sono tanti se nel basket, non uno soltanto: se mia zia avesse qualcosa in mezzo alle gambe, sarebbe mio zio"

La serie di primo turno playoff tra Lakers e Suns dello scorso anno la ricordano ancora in molti, soprattutto Anthony Davis - costretto a causa di un infortunio a limitare il suo apporto sul parquet: AD infatti giocò in maniera limitata un paio di partite , saltandone poi un’altra, in quel 4-2 con cui Phoenix regolò i campioni in carica e costringendo LeBron James e compagni a lasciare subito la corsa per il titolo NBA. Una sconfitta che a Los Angeles non hanno digerito, soprattutto perché i gialloviola non poterono sfruttare tutta la loro potenza di fuoco: “Certo, il mio infortunio è stata la ragione per cui hanno vinto - ha raccontato Davis prima della sfida stravinta dai Suns, a cui non ha preso parte sempre a causa di guai fisici - lo sappiamo che se ci fossi stato sarebbe andata in maniera diversa, lo sanno anche loro”. I Lakers infatti, nel momento dell’infortunio Davis, avevano in pugno in gara-4 la partita contro Phoenix - avanti 2-1 nella serie e +10 nel punteggio. Da quel momento in poi è stato totale blackout, con i Suns che hanno ripreso coraggio.

Tre ore dopo davanti ai microfoni si è seduto però Devin Booker - uno dei principali protagonisti della cavalcata playoff 2021 dei Suns e della comoda vittoria conquistata sul parquet anche grazie ai suoi 30 punti e 10 assist contro i Lakers. Un 140-111 che racconta soltanto in parte il dominio della miglior squadra NBA: “Sì, prima della palla a due abbiamo letto le parole di Davis”, spiega Booker con un sorriso. “Ma li avremmo dominato lo stesso nella sfida, anche senza leggere quella roba. Ci siamo divertiti”. Una ricostruzione quella fatta da Davis che ovviamente Booker non condivide e nei confronti delle quali nutre un’opinione ben diversa: “Ci sono un sacco di “se” in questo gioco: basta guardare alla storia di ogni squadra e vedere quante cose succedono in ogni singola stagione. Se mia zia avesse qualcosa in mezzo alle gambe, sarebbe mio zio”. Una metafora esplicita e chiara come poche altre e che mette ancora di più a nudo le difficoltà che i Lakers stanno attraversando in questi mesi.

[testo di Zeno Pisani | ha collaborato Sheyla Ornelas]

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