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NBA, Draymond Green alza la voce: "Siamo soft e stupidi, abbiamo perso coi peggiori"

GOLDEN STATE
©Getty

Dopo la sconfitta nel finale contro gli Orlando Magic, Draymond Green ha alzato la voce nei confronti dei suoi Golden State Warriors: "Abbiamo giocato in maniera soft e stupida, facendoci prendere in giro. L’assenza di Steph non c’entra niente: ci manca fisicità per eseguire, e se non ci riusciamo contro una delle peggiori squadre della lega, cosa succederà con le più forti?"

L’infortunio di Steph Curry contro Boston potrebbe definitivamente aver cambiato la stagione dei Golden State Warriors. Dopo le sconfitte casalinghe contro Celtics e San Antonio, la squadra di coach Steve Kerr ha perso anche sul campo degli Orlando Magic, cominciando nel peggiore dei modi una complicata trasferta da cinque partite in fila. Il terzo ko consecutivo degli Warriors è arrivato al termine di un ultimo quarto da appena 16 punti realizzati e ben 7 palle perse, venendo battuti nel finale da cinque punti in fila del rookie Franz Wagner. Una sconfitta che Draymond Green decisamente non ha gradito: "Penso che siamo soft e che siamo stupidi" la sua analisi del momento no di Golden State, scesa a 2-6 di record senza Curry. "Non stiamo giocando una buona pallacanestro e veniamo presi in giro. È difficile vincere quando vieni preso in giro, ma questo è dove ci ritroviamo. Per vincere c’è bisogno di un certo livello di fisicità e noi non lo stiamo raggiungendo, e questo non ha niente a che fare con l’assenza di Steph. Steph non porta quel livello di fisicità, non è il suo lavoro. Senza mancare di rispetto agli Orlando Magic, ma sono una delle peggiori squadre della lega e non siamo riusciti a pareggiare la loro intensità. Se non riusciamo a farlo con loro, di sicuro non ci riusciremo contro una grande squadra. Non mi importa chi va in campo: possiamo essere battuti anche al parchetto, non possiamo farci prendere in giro… Ma è quello che sta succedendo. Non direi che è una preoccupazione, però dobbiamo metterci mano".

Kerr: "Ora come ora non sappiamo come vincere"

Con questo ko Golden State può quasi dire addio al secondo posto a Ovest (ci sarà uno scontro diretto con Memphis, ma da giocare senza Curry) e deve guardarsi le spalle dalle rimonte di Utah e Dallas, distanti rispettivamente due e tre partite per attaccare il loro terzo posto. Prima ancora della classifica, però, coach Steve Kerr è preoccupato per la mancanza di esecuzione dei suoi giocatori: "Dobbiamo essere più intelligenti, ci deve essere un certo livello di disciplina e responsabilità, di desiderio competitivo. Amo questi ragazzi, so che vogliono vincere. Ma dobbiamo imparare come vincere. E ora come ora non sappiamo come farlo". Resta il fatto che Phoenix e Memphis sono riuscite a resistere anche nelle partite in cui non hanno avuto Chris Paul e Ja Morant, mentre Golden State continua a scivolare senza Curry. E il calendario non viene in loro aiuto: ad attenderli ci sono gare contro Miami, Atlanta, Washington e Memphis per chiudere un difficilissimo giro di trasferte, prima di tornare in casa e affrontare Phoenix e Utah.

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