Playoff NBA, Dillon Brooks colpisce Gary Payton II: frattura del gomito sinistro. VIDEO
l'episodioUn fallo terminale colpendo l'avversario alla testa mentre era sospeso in aria e comodamente lanciato al ferro: un gesto deprecabile da parte di Dillon Brooks - espulso e duramente criticato dagli avversari - che ha messo ko Gary Payton II non solo per la partita, ma per il resto della serie e della stagione. "Questa non è pallacanestro fisica, è una giocata sporca", commenta coach Steve Kerr
Dura meno di tre minuti la gara-2 (e purtroppo la serie) di Gary Payton II - fondamentale nella vittoria all’esordio contro Memphis e colpito duramente in avvio di partita da Dillon Brooks: un colpo proibito, un gesto vigliacco che scaraventa il figlio di “The Glove” a terra mentre era lanciato verso il canestro. Una botta alla testa mentre era in aria, scaraventato contro la base del tabellone in malo modo e infortunato così al braccio sinistro - poggiato in emergenza a terra per evitare guai ben peggiori al viso. La prima diagnosi parla di frattura del gomito sinistro per Payton II, mentre Brooks - espulso dagli arbitri - rischia sanzioni ben più pesanti e anche l’eventuale esclusione in gara-3.
“Non stiamo parlando di una giocata fisica, ma di un colpo basso, di qualcosa di sporco”: commenta così coach Steve Kerr tra primo e secondo quarto, indignato ben prima di conoscere la diagnosi di un colpo che si capiva fosse stato davvero duro. Una rabbia malcelata e non nascosta neanche in conferenza stampa dall’allenatore degli Warriors che ha aggiunto: “Non so se quel tipo di colpo fosse intenzionale o meno, non mi importa: so solo che è stata una giocata sporca. La pallacanestro playoff è più fisica, certo, tutti hanno voglia di combattere e lottare per la propria squadra. Ma c’è un codice non scritto che i giocatori seguono: nessuno si permetterebbe mai di mettere in discussione la stagione o addirittura la carriera di un collega colpendo un avversario alla testa mentre è in volo verso il ferro. Gary è un ragazzo che ha combattuto sul parquet per sei anni alla ricerca del posto giusto in NBA, finalmente ha trovato casa e questa dovrebbe essere la parte migliore della sua vita. Non è tollerabile che qualcuno arrivi a colpirlo in testa mentre sta per arrivare al ferro e gli rompa il braccio”.