L'halftime show di gara-3, la prima al TD Garden, ha visto l'esibizione del famoso rapper di St. Louis, la stessa città che ha dato i natali al n°0 dei Celtics. E nel post partita Tatum rende omaggio al suo amico
"St. Louis is in the house". La differenza in gara-3? Per Jayson Tatum l'ha fatta Nelly, il rapper chiamato a esibirsi all'intervallo che con Tatum condivide la città d'origine e un'amicizia di lunga data: "St. Louis è grande quanto questa stanza, è ovvio che ci conosciamo: lui e mia mamma erano nello stesso liceo, e anche mio padre lo conosce. Lui è la persona più famosa nata lì - finchè io non ho raggiunto il suo stesso livello di fama", scherza Tatum". Ma ovviemente non basta certo Nelly per spiegare il successo dei Celtics che vale il 2-1 nella serie. Funzionale, e molto, alla vittoria di Boston è anche una prestazione da 26 punti proprio di Tatum, che però nel dopo partita ci tiene a sottolineare la completezza della sua prestazione: "È importante attaccare, non accontentarsi - e quando dico attaccare non parlo soltanto di cercare il canestro, la mia soluzione individuale; parlo di riuscire a capire da dove arrivano gli aiuti per trovare i miei compagni in ritmo".
Come in gara-1, quando aveva tirato malissimo (3/17) ma aveva chiuso con 13 assist, Tatum sembra esserci riuscito anche in gara-3. Gli assist sono stati 9, e ci ha aggiunto anche 6 rimbalzi. "Voglio avere impatto sulle vittorie in altri modi, oltre che soltanto segnando - tutti sanno che quello so farlo". Ci è riuscito di nuovo, e per Boston è arrivata un'altra vittoria. Forse non è un caso.