Mercato NBA, Wiggins e gli altri free agent degli Warriors: "Vogliamo restare"
Dopo la vittoria del titolo NBA, nel corso dell’estate i Golden State Warriors dovranno fare delle scelte su diversi protagonisti del successo alle Finals la cui situazione contrattuale deve essere risolta. Dalle estensioni di Andrew Wiggins e Jordan Poole alla free agency di Gary Payton II, Kevon Looney e Otto Porter, ecco qual è la loro situazione
ANDREW WIGGINS
Ha ancora un anno di contratto a 33.6 milioni di dollari, ma dopo gli spettacolari playoff che ha disputato per lui si parla di estensione di contratto. “Adorerei rimanere qui, è il massimo. Il modo in cui i giocatori vengono trattati… siamo una grande famiglia. Molti lo dicono, ma gli Warriors lo dimostrano coi fatti” ha detto nella conferenza stampa di fine stagione, ribadendo la sua intenzione di restare. Sì, ma a quali cifre?
JORDAN POOLE
Anche lui è sotto contratto per 3.9 milioni di dollari, ma è inevitabile che si parli di estensione di contratto in uscita da quello da rookie. “Se devo essere onesto, non ho ancora cominciato a pensarci” ha detto dopo la guardia dopo le Finals. “Ero completamente concentrato sul titolo. Tutto si risolverà per il meglio”. Nel caso in cui non dovesse firmare questa estate, sarà restricted free agent nella prossima
GARY PAYTON II
Lui invece non avrà alcuna restrizione, e dopo essere diventato un membro chiave della squadra pur partendo dalle retrovie potrebbe ricevere offerte più allettanti dal punto di vista economico — avendo per la prima volta in carriera il lusso di scegliere dove andare, invece di essere scelto e di prendere quello che c’era. Anche lui ha espresso il desiderio di restare
KEVON LOONEY
Il tre volte campione NBA, in campo in tutte le partite di questa stagione dopo anni a battagliare con gli infortuni, vuole anche lui rimanere: “Voglio sempre tornare qui, voglio difendere quello che abbiamo conquistato ed essere parte di qualcosa di speciale di nuovo”. Anche lui è free agent senza restrizioni
OTTO PORTER
Dopo un contratto annuale al minimo salariale, il veterano ha giocato talmente bene da meritarsi l’interesse da parte squadre, ma non vorrebbe muoversi. “So che questa squadra può competere per un altro titolo e sarebbe una grande occasione se potessi rimanere con questo gruppo eccezionale”
NEMANJA BJELICA
Buttato nella mischia durante le Finals non ha sfigurato, lui che ha alle spalle una eccellente carriera in Europa. Difficile però che gli Warriors per lui usino più di un contratto al minimo salariale
DAMION LEE
Il cognato di Steph Curry ha avuto un ruolo nelle prime serie di playoff e durante la regular season, ma trattenere anche lui (quando nel suo ruolo c’è già Moses Moody) potrebbe rivelarsi troppo costoso, visto che gli Warriors hanno già 171 milioni di dollari garantiti impegnati per il prossimo anno
CHRIS CHIOZZA
L’ultimo degli unrestricted free agent dei campioni in carica ha poche possibilità di tornare anche il prossimo anno, se non con il minimo contratto possibile
JUAN TOSCANO-ANDERSON
A differenza degli altri lui sarà restricted free agent, permettendo agli Warriors di pareggiare qualsiasi offerta gli arrivi. È un idolo per i tifosi del Chase Center e per la comunità messicana di Oakland, di cui è anche nativo, ma nei playoff non è mai entrato in rotazione (49 minuti in tutto) dopo i 994 minuti in regular season
QUINNDARY WEATHERSPOON
Giocatore con contratto two-way, è restricted free agent ma decisamente non è la priorità per la dirigenza di Golden State in questa estate che si preannuncia piena di decisioni