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NBA, Charlotte sorprende tutti: in panchina torna Steve Clifford, dopo l'addio nel 2018

NBA
©Getty

Si è finalmente concluso il lungo processo di selezione del nuovo allenatore degli Charlotte Hornets, dopo l'allontanamento di James Borrego. Sembrava essere fatta per Kenny Atkinson, poi per Mike D'Antoni, era circolato anche il nome di Terry Stotts. Invece la coppia Michael Jordan-Mitch Kupchak ha scelto un cavallo di ritorno: Steve Clifford. Ecco perché

A volte ritornano. Almeno a Charlotte. Doveva essere la panchina di Kenny Atkinson, sembrava fatta  per Mike D'Antoni (chiamato a colloquio da sua maestà Michael Jordan, proprietario degli Hornets), si parlava anche di Terry Stotts e invece ad allenatore LaMelo Ball e compagni l'anno prossimo sarà (di nuovo) Steve Clifford. Di nuovo perché Clifford a Charlotte ci è già stato, da capo allenatore, per cinque stagioni (dal 2013 al 2018), due delle quali concluse con il raggiungimento dei playoff - un'avventura terminata con un record complessivo di 160 vittorie e 214 sconfitte. Sotto la guida di Clifford gli Hornets hanno messo a segno anche la miglior stagione della loro storia recente, quel 48-34 dell'annata 2015-16 che poi li ha visti eliminati solo in sette gare ai playoff contro i Miami Heat. Clifford, che anche dopo l'allontanamento dalla panchina nel 2018 ha mantenuto un ottimo rapporto con Michael Jordan, è l'allenatore con il secondo maggior numero di vittorie nella storia di Charlotte, dietro soltanto a quell'Allan Bristow che allenò gli Hornets degli inizi NBA (con Alonzo Mourning e Larry Johnson) a inizio anni '90. 

La difesa viene prima dell'attacco

Dopo il rifiuto alla panchina di Charlotte di Kenny Atkinson, che ha preferito restare da primo assistente allenatore di Steve Kerr ai Golden State Warriors, il colloquio svoltosi tra Jordan e Mike D'Antoni sembrava indicativo dell'arrivo in panchina del "baffo" ex Milano e Treviso. Invece Jordan e Kupchak, il GM degli Hornets, hanno privilegiato la reputazione di maestro difensivo di Clifford a quella di guru offensivo di D'Antoni: "Ha dimostrato di saper far migliorare le sue difese ed è un allenatore attento a ogni dettaglio, capace di sviluppare e massimizzare il talento dei giocatori più giovani", ha dichiarato Kupchak, pronto però a promettere anche ai tifosi di Charlotte che la squadra continuerà a essere divertente e bella da vedere proprio come nell'ultima stagione: "Steve è d'accordo nel giocare al ritmo offensivo a cui i nostri tifosi sono stati abituati negli ultimi anni", anni in cui l'avvento di giovani talenti del calibro di LaMelo Ball e Miles Bridges ha contribuito a rimettere sulla mappa NBA gli Hornets. In tre delle ultime quattro annate, però, Charlotte è sempre stata tra le ultime dieci difese NBA (23^ lo scorso anno) ed è qui che Clifford deve intervenire prima di tutto. Con lui al timone nel precedente lustro, infatti, per tre stagioni su cinque gli Hornets erano stati nella top 10 difensiva della lega. Si riparte ancora da qui.

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