La superstar dei Los Angeles Lakers ha una partecipazione all'interno della proprietà dei Boston Red Sox delle MLB ma evidentemente un conto sono gli affari, un altro le opinioni personali. E quella nei confronti dei tifosi dei Celtics non è certo lusinghiera
Non è il primo giocatore a farlo notare, ma forse la sua voce si fa sentire più di altre: nell'ultimo episodio del suo show "The Shop", LeBron James ha aspramente criticato i tifosi di Boston, definendoli "super razzisti". Alla domanda su quale fosse il posto dove odia di più giocare, la superstar dei Lakers ha risposto proprio Boston fornendo come motivazione il comportamento spesso sopra le righe ed eccessivo dei tifosi biancoverdi: "Una volta mi hanno tirato addosso della birra mentre stavo uscendo dal campo", ha aggiunto facendo riferimento all'incidente occorso in gara-6 della finale di conference del 2012, disputata dai suoi Miami Heat sul campo dei Boston Celtics.
James come detto non è il primo giocatore a lamentarsi del comportamento dei fan dei Celtics, presi di mira anche da Draymond Green (e soprattutto dalla moglie, Hazel Renee) dopo i cori irrispettosi verso il n°23 degli Warriors in gara-3 delle ultime finali NBA. Perfino un giocatore dei Celtics come Jaylen Brown in passato ha apertamente riconosciuto il problema: "Dipingere ogni tifoso dei Celtics come razzista sarebbe ingiusto ma non ci sono dubbi che ci sia parecchio lavoro da fare, a Boston, su questo tema". Ora a "mettere il carico" arrivano le parole di LeBron James, ancora più particolari se si pensa che la star dei Lakers ha anche una partecipazione nella proprietà dei Boston Red Sox di baseball.