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NBA, Kevin Durant e il pugno di Draymond Green: "Le mie litigate con lui erano diverse"

IL COMMENTO
©Getty

Interviene nel dibattito su quanto accaduto nello spogliatoio Warriors anche Kevin Durant, che in passato si è scontrato più volte da compagno di squadra con il n°23 di Golden State: "In questo caso Poole ha ricevuto un pugno in faccia, non c’è nessun punto di contatto con quanto successo anni fa. Ho sentito alcuni spiegare che accade spesso in NBA: beh, devo dire di non aver mai assistito nella mia carriera a scene simili"

VIDEO. IL PUGNO DI GREEN A POOLE

I rapporti tra Kevin Durant e Draymond Green negli anni trascorsi sono stati non sempre idilliaci, più volte arrivati allo scontro verbale sia in campo che fuori. Per il n°7 dei Brooklyn Nets però, nulla di paragonabile rispetto a quanto accaduto nei giorni scorsi al campo d’allenamento Warriors: “Non è la stessa situazione: in questo caso Poole ha ricevuto un pugno in faccia, non c’è nessun punto di contatto. Ho sentito alcuni spiegare che succede spesso in NBA: beh, devo dire di non aver mai assistito nella mia carriera a scene simili. A differenza della litigata tra me e Draymond di qualche anno fa: quelle c*****e succedono di continuo in campo. Affrontare quelle litigate è semplice, mentre non so come si gestisce una rissa di queste proporzioni”. Durant e Poole non si sono mai incontrati a Golden State, ma grazie ad amicizie comuni sono diventati conoscenti, anche se KD sottolinea “non fino al punto di telefonarlo e chiedergli dettagli riguardo l’accaduto”.

Durant però indica al tempo stesso quale potrebbe essere la soluzione in una franchigia come Golden State: “Penso che l’aspetto migliore degli Warriors risieda nello slogan che accompagna la squadra - “Strength in Numbers”: è sempre stato uno sforzo di collaborazione tra tutti, Steph non è il solo a cercare di ricomporre la situazione. Sono sicuro che Andre [Iguodala] lo sta aiutando. Sono certo che Kevon Looney gli sta dando una mano, così come Bob [Myers], Shaun [Livingston] e Klay [Thompson]. Non puoi affrontare una cosa del genere da solo e tutto il gruppo Warriors ne è consapevole, so che facendo parte di quel gruppo ci sarà uno sforzo collaborativo comune. Anche per questo l’episodio non farà deragliare Golden State dall’obiettivo di inseguire il titolo”.

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