Il giocatore maggiormente nel mirino dei Brooklyn Nets non perde fiducia nel potenziale della sua squadra, anche dopo la disarmante sconfitta interna contro gli Indiana Pacers, la quinta nelle prime sei gare stagionali. E racconta di un "players' meeting" in spogliatoio per guardarsi in faccia e cercare di invertire il trend negativo
"Un disastro. Con quale altra parola la si può definire?". Steve Nash non ne trova una migliore, per commentare la sconfitta interna dei suoi Brooklyn Nets, titolari di una sola vittoria nelle prime sei gare stagionali. La pensa allo stesso modo Kevin Durant: "Serata di m**da", il suo commento riferito al ko contro i Pacers. E se il bilancio è senza dubbio tragico, tra le fila dei Nets c'è qualcuno che prova però a mantenere alto il morale. E tra tutti, questo qualcuno è proprio Ben Simmons, il giocatore maggiormente nel mirino di tifosi e addetti ai lavori. "Se crediamo di poterne venir fuori? Dannazione, certo che ci crediamo. Almeno: io ci credo. Io credo che possiamo essere la milgior squadra della NBA. Lo credo sul serio".
Simmons ha poi rivelato che in spogliatoio, appena dopo la sconfitta contro Indiana, i giocatori hanno avuto una lunga e "onesta" conversazione tra di loro, un confronto aperto, impegnandosi reciprocamente a prendersi ognuno maggiori responsabilità. Tutto da vedere se basterà.