Nel corso del terzo quarto della super sfida contro i Milwaukee Bucks, Luka Doncic ha realizzato una delle sue schiacciate più belle della carriera, volando in contropiede sulla testa di Jrue Holiday dopo aver tenuto il pallone in alto con una mano sola alla Giannis Antetokounmpo. A fine gara però sono stati i Bucks a vincere, con lo sloveno che è uscito dal campo infuriato con la sua panchina per non aver chiamato una variazione allo schema previsto dal timeout, costringendolo all’errore
Dopo aver battuto Suns e Nuggets nelle ultime due partite, i Dallas Mavericks erano a un passo dal successo anche contro i Milwaukee Bucks, in quella che sarebbe stata la quarta vittoria consecutiva per i texani rilanciandosi così in classifica. Invece è andato tutto storto per Luka Doncic: lo sloveno nel terzo quarto si è esibito in una delle schiacciate più belle della sua carriera (non che siano state moltissime per la verità: 70 in 315 partite in NBA), tenendo il pallone con una mano sola in alto "alla Giannis Antetokounmpo" per finire sopra la testa dell’accorrente Jrue Holiday e facendo esplodere i suoi tifosi. Doncic aveva anche realizzato il canestro del sorpasso a meno di 30 secondi dalla fine con una volata al ferro contro Brook Lopez, ma è uscito dal campo solo con un enorme carico di frustrazione.
Il disastro dei Mavericks e di Doncic ai tiri liberi
Innanzitutto Doncic deve incolpare se stesso, visto che ha fallito ben 6 dei 10 tiri liberi tentati nella serata, continuando a tirare male dalla lunetta (è al 72.4%, solo nell’anno da rookie ha fatto peggio anche se non è lontano dalle medie in carriera). Ma anche i suoi compagni ci hanno messo del loro: in particolare gli errori Tim Hardaway Jr. (0/3 ai liberi a meno di 3 minuti dalla fine dopo il sesto fallo di Giannis Antetokounmpo) e Dorian Finney Smith (0/2 a 10 secondi dalla fine con i suoi sopra di uno) hanno contribuito enormemente al 10/21 di squadra dei texani, che nelle ultime sei sconfitte hanno sempre tirato male dalla lunetta (84/144, pari al 58% di squadra) e sono penultimi in NBA per percentuale ai liberi, davanti solo ai Memphis Grizzlies. Tutti questi errori gratuiti hanno lasciato spazio ai Bucks per approfittarne, disegnando un’ottima rimessa a 7.8 secondi dalla fine per liberare Brook Lopez da solo al ferro per il canestro del sorpasso, sfruttando al meglio un errore di comunicazione di Maxi Kleber e Finney-Smith.
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Il disastroso finale di gara ha visto poi Doncic uscire furente dal campo: lo sloveno ha notato che i Bucks avevano capito quale schema i Mavs avrebbero utilizzato per l’ultima rimessa e ha cercato in tutti i modi di richiamare l’attenzione dei suoi allenatori e dei suoi compagni per cambiare esecuzione al volo, ma nessuno lo ha ascoltato e quindi ha dovuto improvvisare, ritrovandosi addosso il miglior difensore avversario (Holiday) e dovendo lanciare una preghiera verso il canestro che non ha toccato neanche il ferro. Il candidato MVP, dopo aver inveito nei confronti della panchina, ha quindi imboccato direttamente la via degli spogliatoi senza incrociare lo sguardo di nessuno: "Dobbiamo lavorare su certe cose: avevano cambiato la marcatura in anticipo. C’è stata una mancanza di comunicazione tra noi giocatori: volevo un finto blocco per evitare di avere Jrue in marcatura su di me" ha spiegato dopo la partita. Anche da questi dettagli si diventa una squadra da titolo, cosa che i Bucks hanno dimostrato di essere e i Mavericks no.