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Draft NBA, chi è Grant Nelson: il prospetto TikTok diventato virale grazie a un video

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Il quasi sette piedi - sfiora i 2 metri e 10 centimetri - di North Dakota State University è diventato uno dei giocatori di cui gli appassionati NBA hanno più discusso nelle ultime ore sui social: sono bastati 100 secondi di video, un sunto del suo mix di tecnica, atletismo e dimensioni, lasciando intuire un po’ di tendenze "alla Victor Wembanyama" per far partire il tam tam: ma da dove arriva Grant Nelson? Scopriamolo insieme

Il video, se siete qui, immagino l’abbiate già visto sui social - altrimenti non avreste avuto un singolo motivo, come il resto del mondo fino a 24 ore fa tra l’altro, di interessarvi a Grant Nelson; placido ragazzone cresciuto a Devils Lake in North Dakota - spiccando letteralmente il volo tra l’anno da freshman e da sophomore alle superiori, aggiungendo 20 centimetri alla sua altezza in una stagione e grandi prospettive al suo gioco. Il resto, con tanto di chiamata al college, è arrivato come diretta conseguenza. Non lo scorso autunno però, ma nel 2020, visto che Nelson è giunto all’anno da junior (il terzo di college, ndr) della sua carriera cestistica, prima che il mondo social bussasse alla sua porta. È arrivato insomma alla terza stagione di basket collegiale, ma nessuno l’aveva notato fino a poche ore fa, quando un video di poco più di 100 secondi che mette in mostra le sue doti non ha superato il milione di visualizzazioni - finendo sulle principali homepage sportive USA che seguono la pallacanestro e diventando un talento su cui puntare i riflettori e, secondo opinionisti da Twitter, non solo quelli.

Perché? La risposta è semplice: la sua esplosività, l'atletismo e le schiacciate sono il mix perfetto per diventare virale su TikTok. Nelson è il prototipo ideale del giocatore del 2023 (lo diciamo avendo guardato solo ed esclusivamente le immagini del noto video, nulla più): dimostra di saper partire in palleggio dal perimetro arrivando a schiacciare senza problemi, di riuscire a tirare da tre punti in allontanamento anche mettendo palla a terra (una tripla dal palleggio da parte di un giocatore di 210 centimetri, giocata che 10 anni fa sarebbe stata impensabile e 20 avrebbe portato all’allontanamento immediato dal campo del colpevole) e si potrebbe andare avanti a elencare meraviglie tecniche e atletiche di un giocatore che prima non conoscevamo e che nel giro di una manciata di secondi ci ha convinto. Ci ha fatto dire: “Beh, sai che lo stile ricorda un po’ anche Wembanyama…”, senza tenere conto di tutto il resto. Nel mondo dei “giudizi TikTok” funziona così: mordi e capisci.

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Nelson è stato per mesi uno sconosciuto di talento, in costante crescita al college e passato dai 6.3 punti della prima stagione ai 16 raccolti nelle 14 gare giocate negli ultimi mesi, dopo aver mostrato di essere andato avanti a tappe anche con gli 11.6 punti registrati nel 2021-22. Il tutto condito con 8 rimbalzi e 1.5 stoppate di media, anche se la resa nel tiro dall’arco non è come lasciavano intendere i canestri visti su TikTok (la meccanica in realtà appariva già rivedibile): 21.4% da tre punti su 3.5 tentativi di media - c’è molto da lavorare - oltre al fatto che la tenuta fisica non sempre gli permette di essere costante nel corso del match (almeno così racconta chi lo ha allenato al giornale online "Grand Forks Herald", e chi siamo noi per non tenere in considerazione quelle parole?). Si accende, piazza la schiacciata a favore di smartphone e poi torna nel guscio e anche in questo sembra quasi di vedere una parabola legata involontariamente alle necessità social di chi vuole guardare pochi secondi qualche highlights e poi passare oltre. Per quello suggestivamente viene da chiedersi: e se Grant Nelson fosse il realtà il primo giocatore del futuro? In fondo perché interessarsi delle percentuali di realizzazione e del risultato, se ciò che conta è la giocata: l’importante è mandare a segno una bella tripla, quello è l’unico metro di giudizio. È l’unica giocata che la gente vede, sempre più spesso senza tenere conto di tutto il resto. Per questo motivo può succedere che anche un buon giocatore può diventare virale e apparire come un fenomeno. Basta avere 100 secondi di buone schiacciate registrate dagli amici con lo smartphone e il gioco è fatto. Magari grazie a quelle convinci qualcuno anche a sceglierti al Draft NBA.

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