Posto in prima fila e scarpe e maglia autografate da Ja Morant davanti ai propri occhi, con tanto di chiacchierata a fine partita: non poteva sperare di meglio la piccola Ellie Hughes, che proprio per inseguire l'All-Star dei Grizzlies a caccia di un autografo si era vista sottrarre il suo pallone da basket - pieno zeppo di firme e di ricordi delle sue stagioni da tifosa Grizzlies sempre presente all'arena
A raccontare il caso è stato Walter Murphy, giornalista di Memphis che ha raccolto nei giorni scorsi la testimonianza di Ellie Hughes - ragazza di 11 anni, da ben sei stagioni al seguito dei Grizzlies e presente a tutte le partite casalinghe grazie alla passione trasmessa da suo nonno. Nelle ultime partite Ellie portava sempre con sé all’arena un pallone da basket per farlo autografare di volta in volta da tutti i giocatori, un cimelio da vera tifosa da poter ostentare con le amiche e a cui era riuscita ad aggiungere un sacco di nomi (come testimoniato anche dalle foto pubblicate sui social da Murphy). Durante la partita contro San Antonio di tre giorni fa, Ellie è andata a caccia dell’autografo di Morant e per catturare la sua attenzione ha lasciato il pallone incustodito per qualche istante al suo posto: una volta tornata indietro però non c’era più, rubato probabilmente da un paio di uomini che lei ha poi visto correre via in maniera sospetta. Per questo la ragazza ha deciso di affidare la sua confessione alla TV locale, per lanciare un messaggio: “Ridatemi indietro il mio pallone”.
Una storia che ha catturato l’attenzione di molti, tanto da portare i Grizzlies a raccogliere una serie di card autografate e altri oggetti che i tifosi in maniera volontaria volevano consegnare alla ragazza all’arena come “risarcimento”. Notizia rimbalzata anche nel feed di Ja Morant, che ha chiesto subito informazioni a riguardo, provando a modo suo a porre rimedio e invitando Ellie a prendere parte a “qualcosa di speciale” nel match contro i Grizzlies. Biglietti in prima fila e soprattutto un super regalo a fine partita, con maglia e scarpe autografate dall’All-Star Grizzlies che si è fermato a chiacchierare con loro a fine partita (lasciando letteralmente senza parole la ragazza). Un bel modo per farle dimenticare uno spiacevole episodio.