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NBA, infortunio Curry: il ritorno in campo potrebbe non essere prima di marzo

NBA
©Getty

La superstar degli Warriors esclude già la sua presenza in campo nella sfida contro i Lakers, la prima dopo la pausa per l'All-Star Weekend. "I medici rivaluteranno allora la mia situazione, e solo allora avremo un'idea". Golden State è 6-8 senza il proprio leader, e potrebbe doverci rinunciare fino all'inizio di marzo

Dopo due ko Golden State è tornata alla vittoria con il successo su Washington ma i campioni NBA non vedono l'ora di ritrovare in campo il loro leader, Steph Curry. Solo che quella data potrebbe non essere dietro l'angolo. La superstar degli Warriors infatti ha già anticipato che non sarà sicuramente a disposizione nella prima sfida dopo la sosta per l'All-Star Game, quella contro i Los Angeles Lakers del prossimo 23 febbraio: "I legamenti guariscono con tempistiche sempre diverse", ha spiegato Curry, infortunatosi contro Dallas proprio ai legamenti attorno alla tibia, con anche una lacerazione della membrana interossea. "Dopo l'All-Star break i medici degli Warriors rivaluteranno la mia situazione e a seconda di quello che diranno potremo iniziare a stabilire una data per il ritorno in campo". Che a questo punto potrebbe anche essere a marzo, non prima: "Il processo è lento, bisogna permettere al legamento di guarire", spiega Curry. "L'obiettivo al momento è di far sì che questo possa accadere mantenendo allo stesso tempo un certo tono muscolare e una certa condizione fisica, restando comunque il più attivo possibile". 

In attesa di rivederlo presto in campo, perché Golden State al momento è nona a Ovest ma a una sola gara di distanza dal sesto posto che vuol dire playoff diretti. Solo che senza Curry (6 vinte e 8 perse quest'anno in sua assenza) ogni idea di scalata alla classifica della Western Conference resta più difficile da immaginare. 

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