Dal 17 ottobre 2021 (l'ultima gara delle finali WNBA perse contro Chicago) al prossimo 21 maggio 2023: è passato circa un anno e mezzo, e Brittney Griner ritroverà proprio gli avversari di sempre, le Sky di Chicago, nel suo ritorno su un campo WNBA dopo la lunga detenzione nelle carceri in Russia. Phoenix ha infatti annunciato di averla rimessa sotto contratto per la stagione 2023
Solo ora, forse, si può considerare conclusa l'odissea di Brittney Griner. Ora che le Phoenix Mercury - la sua squadra WNBA - hanno annunciato che la giocatrice detenuta a lungo nelle carceri russe e liberata dopo quasi 10 mesi di prigionia è di nuovo sotto contratto con la franchigia dell'Arizona, con cui disputerà la stagione WNBA 2023. L'esordio - già attesissimo - è per il prossimo 21 maggio, quando al Footprint Center le Mercury affronteranno le Chicago Sky nell'opener stagionale. Scelta con la prima chiamata assoluta al Draft del 2013 proprio da Phoenix, Griner ha vinto un titolo WNBA nel 2014, è stata per due volte la miglior realizzatrice della lega e per due volte è stata anche votata come miglior difensore. Convocata 8 volte per l'All-Star Game, Griner vanta nel suo curriculum anche due medaglie d'oro olimpiche con la maglia di Team USA (nel 2016 e nel 2020) e altri due ori ai Mondiali (2014 e 2018). "La sua presenza ci è mancata per ogni singolo giorno della sua detenzione", ha dichiarato il general manager delle Mercury Jim Pitman.
"Nessuno di noi dimenticherà dove si trovava quell'8 dicembre 2022 [data della liberazione di Griner, ndr] così come nessuno di noi dimenticherà mai la sensazione che proverà quando potremo rivederla in campo il 21 maggio prossimo", ha detto Vince Kozar, presidente delle Mercury. Non resta che aspettare tre mesi: dopo gli oltre dieci di detenzione, sembra davvero poca cosa.