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NBA, Minnesota Timberwolves: Naz Reid, il grande punto di domanda della stagione

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©Getty

Il lungo di riserva dei T'Wolves aveva segnato il canestro del pareggio nel match poi perso all'overtime contro Brooklyn, in una stagione in cui ha sfruttato lo spazio "lasciato libero" dall'infortunato Towns, sperando di convincere Minnesota a offrirgli un ricco rinnovo di contratto. A patto però di continuare a credere di dover puntare su una determinata tipologia di giocatori

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La partita di Naz Reid contro i Brooklyn Nets poteva diventare il manifesto della sua regular season con i T’Wolves, una sorta di Mr Wolf di Pulp Fiction dalla fisionomia ben diversa rispetto a quella del noto attore Harvey Keitel: quasi 210 centimetri dal fisico statuario e longilineo, dalla buona mobilità di piedi e pericolosità anche sul perimetro, pronto a palesarsi nel momento del bisogno e a risolvere problemi. È quello che Reid è riuscito a fare in parte anche stavolta, giocando l’ultimo secondo e mezzo dei regolamentari della partita contro i Nets - lanciato in campo per portare blocchi e agevolare lo schema disegnato per liberare Anthony Edwards, ma ritrovatosi poi con la palla più pesante della partita tra le mani. Ricezione, tiro senza pensarci troppo e triple sulla sirena: tre punti che valgono il pareggio e portano la sfida all’overtime, in un match in cui Reid non era mai andato a bersaglio né prima, né dopo quella prodezza. Tre punti a referto, soltanto quelli, che potevano valere una vittoria cruciale nella corsa playoff di Minnesota. Brooklyn però all’overtime ha avuto maggiore freddezza nel finale, non si è fatta fregare di nuovo e così la sua prodezza è stata vana. Proprio come la sua regular season a Minneapolis e forse, proprio per questo, la prestazione contro i Nets è davvero il racconto in 48 minuti della regular season di Reid.

Cappellino bianco e urlo liberatorio: a festeggiare il canestro di Reid in panchina c’era anche Karl-Anthony Towns, che sul parquet non si vede in azione dallo scorso 28 novembre e che involontariamente ha fatto da apripista alla stagione del centro di riserva dei T’Wolves - che quest’anno dovevano andare all-in puntando sui lunghi, ma non pensavano di dover cavalcare per oltre 18 minuti di media proprio Reid; giocatore da 10.6 punti e 5 rimbalzi a partita, con il 53% dal campo senza disdegnare avventura con i piedi oltre l’arco - oltre tre tentativi di media con il 34%. Non di certo numeri alla Towns, ma quelli di un giocatore che ha avanzato a pieno diritto la sua candidatura a un possibile rinnovo di contratto. A Minneapolis infatti ora si chiedono: cosa fare con lui? L’accordo da 1.9 milioni di dollari scade il prossimo 30 giugno e sicuramente altre squadre si faranno avanti per provare a convincerlo, ma al tempo stesso Minnesota - che vorrà provare a rilanciare il suo gioco basato sullo sfruttare i lunghi - avrà bisogno di riserve di buon livello e con caratteristiche simili al duo Gobert-Towns. Quanto “spendere” per trattenerlo? Come muoversi? Quanto bisognerà impegnarsi per trattenerlo? Lui continua a farsi notare, all’occorrenza segnando anche triple sulla sirena: riuscire a concludere la partita contrattuale con un successo però non sarà soltanto compito suo. Proprio come accaduto contro Brooklyn.

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