NBA, i risultati di oggi: Lakers ko a Memphis, Golden State vince gara-5, prodezza Miami
Passaggio a vuoto dei Lakers in gara-5 che mancano il colpo del ko e permettono a Memphis di accorciare sul 2-3 nella serie, Golden State sblocca l’equilibrio e batte a domicilio i Kings trovando il primo successo in trasferta. Clamoroso Jimmy Butler: 42 punti e canestro decisivo per completare la rimonta sui Bucks, forzare l’OT e condannare così Milwaukee all’eliminazione a sorpresa da testa di serie n°1. Fuori dai playoff anche i Cavaliers: New York vince a Cleveland e se la vedrà contro gli Heat in semifinale
CLEVELAND CAVALIERS-NEW YORK KNICKS 95-106 (SERIE 1-4) | Per la terza volta nel nuovo millennio, i Knicks riescono a superare il primo turno playoff - battendo per la seconda volta a domicilio i Cavaliers e chiudendo così in cinque gare una serie che si immaginava più combattuta. Così non è stato, con la difesa di New York che ha tenuto a soli 28 punti segnati un Donovan Mitchell da 11/26 al tiro, mentre sono 21 con quattro assist per Darius Garland e 17 per Caris LeVert - in un formato con tre guardie che non ha funzionato
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A fare la differenza invece sono stati i sei giocatori in doppia cifra in casa Knicks, con Jalen Brunson che si gode i 23 punti messi a referto e celebrati dal figlio d’arte di Rick che oltre 20 anni aveva vestito proprio la maglia della squadra di New York. Sulle sorti di un match controllato dagli ospiti non pesa neanche l’infortunio di Julius Randle - ancora dolorante alla caviglia sinistra e costretto a uscire a metà gara. Positivo anche l’impatto di RJ Barrett: 21 punti con 7/13 al tiro
MEMPHIS GRIZZLIES-LOS ANGELES LAKERS 116-99 (SERIE 2-3) | Messi spalle al muro e con l’unica opzione legata al successo, i Grizzlies sono riusciti a trovare la forza di evitare l’eliminazione nel primo testa a testa da dentro o fuori che in passato - ben 16 volte - contro le squadre di LeBron James sotto 1-3 ha sempre significato sconfitta. Memphis vuole provare a invertire il facile pronostico, dominando primo e terzo quarto e poi controllando la sfida e accorciando le distanze nella serie
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La spina nel fianco della difesa gialloviola sono gli esterni di Memphis: Desmond Bane chiude con 33 punti e 10 rimbalzi con 12/21 al tiro e 4/9 dall’arco, mentre Ja Morant pensa al resto in un match da 31 punti, 10 rimbalzi e sette passaggi vincenti con il 50% al tiro dal campo. I 10 rimbalzi li mette a referto anche Jaren Jackson Jr. da 18 punti e abile a limitare a livello offensivo l’impatto dell’attacco Lakers - chiamato a cambiare decisamente ritmo e registro in gara-6
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I Lakers partono male infatti perché a faticare è prima di tutto LeBron James, che inizia il match tirando 1/7 e chiudendo poi con 15 punti e 10 rimbalzi e con un modesto 5/17 dal campo che ben racconta le sue difficoltà (apparso particolarmente stanco in diversi passaggi della sfida). Prova a farne le veci Anthony Davis: 31 punti e 19 rimbalzi con 14/23 complessivo, determinante ma purtroppo per la squadra di Los Angeles ancora non sufficiente per prendersi l’accesso al secondo turno
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MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 126-128 OT (SERIE 1-4) | Vittoria pazzesca per gli Heat che, sotto di 16 lunghezze nell’ultimo quarto, rimontano contro i Bucks in trasferta e agganciano il pareggio grazie a una super giocata firmata Jimmy Butler a meno di un secondo dalla sirena: nei 5 minuti supplementari poi, con Milwaukee spalle al muro, Miami fa pesare l’esperienza oltre agli errori ai liberi di un Giannis Antetokounmpo da 10/23 complessivo a cronometro fermo, chiudendo così una serie dominata
Difficile descrivere a parole l’impatto di un Jimmy Butler ancora una volta straripante, determinante nel finale e autore di 42 punti in 46 minuti con 17/33 al tiro, otto rimbalzi e quattro passaggi vincenti, a cui si aggiunge la super tripla doppia di un Bam Adebayo da 20-10-10 - passaggi vincenti utili ad armare la mano di Gabe Vincent (altro tassello fondamentale anche negli ultimi possessi). Miami diventa così la sesta squadra nella storia NBA a battere da ottava forza nel tabellone la testa di serie n°1
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Crollo inatteso per Milwaukee che escono così al primo turno al termine di una serie in cui non è bastato neanche un ritrovato Giannis Antetokounmpo (alle prese con l’infortunio alla schiena): il n°34 greco chiude con 38 punti, 20 rimbalzi, 14/27 al tiro e tre passaggi vincenti, mentre Khris Middleton ne aggiunge 33 con sei assist. Nel finale però viene meno la lucidità necessaria per gestire un match che, dopo il crollo del quarto periodo, poteva ancora essere vinto: sull’ultimo possesso però i Bucks vanno in confusione e non riescono nemmeno a tirare a canestro
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SACRAMENTO KINGS-GOLDEN STATE WARRIORS 116-123 (SERIE 2-3) | Completano la rimonta gli Warriors, che conquistano la vittoria nella decisiva gara-5 in trasferta a Sacramento - dimostrando di avere grande esperienza e sfruttando a proprio vantaggio le incertezze dei Kings nel finale, che dimostrano ancora una volta quanto sia importante saper stare su un palcoscenico scomodo e complicato come quello playoff. Golden State, che in trasferta aveva sempre fatica in stagione, vince la più pesante di tutte e ora vuole chiudere i conti al Chase Center
L’uomo copertina è ancora una volta Steph Curry che nonostante il 2/10 dall’arco riesce a raccogliere 31 punti con 12/25 al tiro, al fianco di un Klay Thompson da 25 punti spesso servito con gli otto passaggi vincenti distribuiti dal n°30 Warriors. Determinante anche Andrew Wiggins, che realizza un paio di bersagli pesanti negli ultimi minuti di partita in un match per lui da 20 punti e 9/16 complessivo. La novità è Draymond Green che parte dalla panchina: lui risponde nel migliore dei modi con 21 punti, 8/10, sette assist, quattro recuperi e la solita intensità
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De’Aaron Fox stringe i denti e alla fine si presenta in campo, autore di 24 punti con 9/25 al tiro e miglior realizzatore dei suoi nonostante l’indice della mano sinistra fratturato: nove i suoi assist, buona parte dei quali per un Domantas Sabonis come al solito in doppia doppia da 2 punti e 10 rimbalzi con 9/15 dal campo, mentre in uscita dalla panchina Malik Monk ne aggiunge 21 con una sola tripla a segno - quella del -1 nella volata finale, con Sacramento che però non riesce a completare l’opera
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