Parecchie cose non hanno funzionato in casa Heat nella prima gara della serie di finale NBA contro Denver: Butler sottotono, forse un po' di stanchezza, male (almeno inizialmente) la zona ma soprattutto a mancare è stato il tiro da tre punti. E il trio di bocche da fuoco degli Heat finisce sotto accusa
"Probabilmente un po' di stanchezza nelle gambe, forse qualche tossina dopo la gara-7 contro Boston di due giorni fa: Miami non è sembrata la vera Miami", dice Alessandro Mamoli commentando il ko degli Heat in gara-1 contro Denver. "Hanno provato a tenere basso il ritmo - afferma Matteo Soragna - ma le percentuali da tre punti non li hanno aiutati" (8/27 a fine gara). Non si è salvata neppure la superstar di coach Spoelstra, Jimmy Butler: "Una partita normale, un po' sottotono addirittura: 13 punti ma con tanti errori, e con lui in campo -17 per Miami", fa notare Mamoli. E poi sono mancati i tiratori: "Il dato che fa tremare i tifosi Heat è il 2/23 del trio Strus-Martin-Robinson". "Un'anomalia - osserva Soragna - perché sono i tre che nei playoff hanno avuto le percentuali migliori". Sotto la lente di ingrandimento anche la zona schierata da Spoelstra: male nel primo tempo, meglio nel secondo, "e infatti il quarto quarto gli Heat lo hanno vinto 30-20", osserva ancora Mamoli. Che poi butta lì una suggestione: "Si parla di Tyler Herro disponibile già da gara-2. Io credo più dalla terza, ma il suo ritorno potrebbe cambiare le cose".